L’evento si è svolto oggi, 20 maggio, presso l’aula magna del Politecnico di Bari dalle 9.00 alle 12.00.
258 anni all’azzeramento del gender gap nelle STEM e una media europea di laurea8 STEM ferma al 25% a fronte di una richiesta del mercato del lavoro del 70%. Di queste e di molte altre sfide si è parlato oggi all’evento organizzato da Next-Level per chiudere i lavori del progetto Next-Land a Bari.
Un evento dedicato alla scuola del futuro, quello che si è tenuto oggi, presso l’aula magna del Politecnico di Bari, con Next-Level, ETS con focus scuola e STEM impegnato da 10 anni sul territorio nazionale.
Grazie al supporto di Enel Cuore – la onlus del gruppo Enel che sostiene progetti e iniziative di forte impatto per la comunità e il territorio – oggi 370 ragazzi, provenienti da 3 istituti secondari di primo grado della periferia barese, 40 docenti, 100 famiglie, insieme alle istituzioni – Monica Calzetta, Dirigente Servizio Formazione Professionale della Regione Puglia; Vincenzo Spagnolo, prorettore Politecnico di Bari; Angelica Carnelos, Segretario Generale Enel Cuore Onlus; Anna Maria Candela, Direttrice Dipartimento di Matematica del Politecnico di Bari; Vito Manzari, Direttore INFS sezione di Bari; Roberta Giuliani, Referente Musei Santa Scolastica e Pinacoteca C. Giaquinto – si sono ritrovati per una mattinata di confronto e analisi su metodologie e sfide della didattica attuale e futura, in particolare sull’approccio alle materie STEM che necessitano, oggi, di risposte concrete sia a livello europeo che italiano.
La situazione attuale, infatti, richiede grande attenzione: la media dei laureati STEM europei, rispetto ai totali, è ancora troppo bassa (25%1), senza contare che l’Italia, con il suo 24,5%, si attesta al quinto
posto sui primi 7 Paesi europei, diventando il fanalino di coda quando si tratta di lauree in scienze naturali e ICT.
Un dato preoccupante, se si pensa che per affrontare i problemi futuri, riguardanti soprattutto la transizione ecologica e i processi di economia circolare, si avrà sempre più bisogno di cittadini e professionisti in questi ambiti, che già oggi sono molto richiesti dalle aziende italiane (70%), soprattutto con specializzazioni in Cybersecurity (44%), AI e robotica (33%5), Matematica e Data Science (30%).
A rendere ancora più evidente la necessità di intervenire sul Mezzogiorno, e in Puglia in particolare, sono i da` che confermano l’ampio dislivello tra persone diplomate e laureate tra nord e sud.
La regione, infatti, rimane sotto la media nazionale con il 55,7% di persone diplomate, e penultima in classifica per il numero di persone laureate, pari al 22,8%7. In Puglia preoccupa anche l’abbandono
scolastico che, sebbene in calo, presenta ancora numeri preoccupanti: sono 14 giovani su 100 ad aver abbandonato gli studi nel 2022.
Potrete ascoltare le interviste nel programma ZOOM in onda domenica 26 maggio alle ore 11:05 sulle frequenze di Radio Diaconia InBlu.