Lo comunica il presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati.
“Si tratta – ha dichiarto Amati – di un modello a 128 strati, in sostituzione di un vecchio modello a 16 strati. È un’attrezzatura in grado di ridurre le radiazioni ionizzanti al paziente fino all’82%. La TAC elabora le immagini ad alta definizione e velocemente, rendendo più completo e minuzioso l’esame, mettendo a disposizione degli operatori centinaia di immagini nei piani assiale, frontale e laterale, già durante l’esecuzione della prestazione diagnostica.
L’installazione della nuova TAC s’inserisce nel processo di modernizzazione strutturale e tecnologico del PTA, in via di ultimazione. Il PTA di Fasano è una struttura territoriale importantissima per l’intera Asl di Brindisi e non solo, adeguata allo svolgimento di diverse migliaia di prestazioni all’anno: il processo di modernizzazione sta lentamente mettendo in evidenza l’importanza della riconversione dei piccoli ospedali in strutture territoriali, smentendo nei fatti tutti i profeti di sventura. Infatti: tra qualche mese, quando sarà a regime tutta l’organizzazione sanitaria tra le province di Bari e Brindisi, potremo cogliere al meglio una rete di servizi comprendente un ospedale per acuti di I livello (ospedale Monopoli-Fasano) e diversi PTA e ospedali di comunità. Certo, le critiche a questa idea di assistenza sanitaria sono state in passato molto feroci, spesso accompagnate dalla mala fede di politici desiderosi di fabbricare malcontento per qualche voto in più, ma aver tenuto fermo il convincimento riformatore è ciò che più dovrebbe essere considerato per non ripetere clamorosi errori in altre zone della regione”.