In Italia, l’ipertensione arteriosa rappresenta la più importante causa di malattie cardiovascolari, come l’infarto miocardico e/o l’ictus cerebrale, lo scompenso cardiaco e aritmie come la fibrillazione atriale, e contribuisce allo sviluppo di insufficienza renale cronica.
I dati più recenti confermano che più del 30% della popolazione italiana adulta è affetta da ipertensione arteriosa, con percentuali ampiamente superiori nelle fasce più avanzate di età. La prevalenza di ipertensione arteriosa è inoltre in aumento tra bambini, adolescenti e giovani e pari a circa il 10%.
Sebbene nella maggior parte dei casi l’ipertensione arteriosa risulti controllata dalla terapia, almeno il 35% degli italiani ipertesi presenta – malgrado la terapia – valori pressori superiori a 140/90 mmHg. Almeno il 30% degli italiani, inoltre, sono ipertesi, ma ignorano del tutto di esserlo.
Come indicato dai dati OSMED, infine, la aderenza e persistenza in terapia antiipertensiva rappresentano un problema nel problema: di 100 compresse di farmaco antiipertensivo, con ampie differenze tra classe e classe di farmaci e farmaci in combinazione fissa oppure estemporanea, i pazienti italiani ne assumono mediamente 60-70. Questo, ovviamente, con importanti ripercussioni sul controllo pressorio e la spesa sanitaria.
Lo slogan “Misura bene e controlla la tua pressione per vivere più a lungo”, è stato negli ultimi anni il motivo conduttore della Giornata Mondiale contro l’Ipertensione Arteriosa, promossa in tutto il mondo dalla World Hypertension League, in programma il 17 maggio di ogni anno. In Italia l’appuntamento annuale vede protagonista la Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa.
Finalità della XIX Giornata Mondiale contro l’Ipertensione Arteriosa indetta dalla Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa è rendere più consapevole la popolazione del rischio associato alla malattia ipertensiva, migliorare la accuratezza delle misurazioni della pressione arteriosa anche quando il paziente la controlla al proprio domicilio e sottolineare la importanza di assumere con costanza la terapia prescritta mantenendo una maggiore aderenza dei pazienti alla terapia antipertensiva. Il contributo che tutti potranno offrire durante la Giornata Mondiale contro l’Ipertensione Arteriosa è rilevante, e si somma al contributo che medici, farmacisti, infermieri e cittadini comuni possono offrire – nella quotidianità – alla prevenzione cardiovascolare ed alla sensibilizzazione reciproca nei confronti di un corretto stile di vita.
In occasione della Giornata Mondiale, compito dei 115 Centri ed Ambulatori accreditati dalla Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa che parteciperanno alla iniziativa, sarà promuovere la consapevolezza misurando la pressione arteriosa ai cittadini che ne faranno richiesta, somministrando loro il questionario semplificato prodotto ad hoc e rispondendo a tutte le domande che i cittadini vorranno porre.
Anche Fasano ha aderito alla XIX Giornata Mondiale contro l’Ipertensione Arteriosa con un ricco programma voluto e organizzato dal dott. Giuseppe Pace.
Si comincia con il controllo gratuito della pressione arteriosa a cura dei volontari della Croce Rossa Italiana, dalle ore 9.00 alle 12.00 presso il piazzale antistante il PTA in via San Francesco e dalle ore 16.30 alle 18.30 presso Piazza Ciaia.
Alle 18.30 nella Sala di Rappresentanza di palazzo di Città si terrà una tavola rotonda dal tema «Ipertensione Arteriosa e rischio cardio – cerebro vascolare aspetti multidisciplinari».
A moderare l’incontro i dottori Giuseppe Pace e Vito Vulpis. Dopo i saluti del sindaco Francesco Zaccaria, del Presidente C.R.I. di Fasano Roberto Posado e del Presidente Regionale SIlA Luigi Vergaglione, interverranno il dott. Donato Monopoli, medico di medicina generale, la dott.ssa Maria Letizia Pacciolla, neurologo, la dott.ssa Marisa Latorre, oculista, il dott. Francesco Loliva, cardiologo, il dott. Giuseppe Labriola, cardiochirurgo e il dott. Franco Di Tano, nefrologo.
Le conclusioni saranno esposte dal dott. Vito Vulpis, Direttore UOSD – Medicina d’urgenza ipertensione e rischio cardiovascolare del Policlinico di Bari.