Giù il sipario sull’edizione numero tredici del Festival Teatrale “Di scena a Fasano” promosso dal GAT “Peppino Mancini”.
Nella serata di ieri (domenica 4 dicembre), al Teatro Sociale, ha avuto luogo la tradizionale cerimonia di premiazione delle compagnie vincitrici. Il programma ha visto susseguirsi compagnie amatoriali sempre più “professionisti”, in un ventaglio di proposte che ha accontentato e convinto il pubblico. Prima di svelare i nomi, però, il pubblico ha assistito al brillante e scanzonato spettacolo fuori concorso A Ritmo di un Ciak della Compagnia della Lira di Casamassima, diretto da Alessandro Iacovelli.
Doverosi i ringraziamenti – presentati dal direttore artistico Mimmo Capozzi e dal presidente Fausto Savoia – nei confronti di tutti coloro che hanno permesso l’organizzazione e la riuscita dell’evento, a partire dallo Studio Dentistico Rotunno che finanzia il Festival attraverso il proprio fondo cultura, fino a tutti i componenti del Gruppo di Attività Teatrali che accolgono e supportano le compagnie ospitate settimana dopo settimana. Dopo l’estrazione dei vincitori della collana messa in palio da Angela Abbracciavento e del buono di Cupertino Abbigliamento, si è entrati nel vivo della premiazione.
Questa edizione segna il trionfo della Compagnia “Giardini dell’Arte” di Firenze, premiata dal pubblico, dalla giuria stampa (composta da Michele Cavallo, Angelica Sicilia, Marica Mastrangelo, Cristiano Mancini e Madia Lucia Colucci) e dalla giuria tecnica (composta da Mimmo Capozzi, Teresa Cecere, David Marzi e Laura Sammataro) per la pièce La stanza di Veronica. Qui il dettaglio dei Premi e delle relative motivazioni.
Premio della Stampa a “LA STANZA DI VERONICA” – “Giardini dell’Arte” di Firenze
Per aver trattato con estrema maestria temi complessi e delicati (problemi psicologici, parafilia, incesto, abuso, omicidio) tenendo sempre alta l’attenzione – e la tensione – del pubblico fino all’inaspettata conclusione; per la bravura con cui gli attori si sono rivelati multiformi, riuscendo ad interpretare personalità differenti ed estremamente caratterizzate, coinvolgendo gli spettatori a livello emotivo con un pathos mantenuto alto e convincente per tutto lo snodarsi della trama.
Premio Fita a “INCENDI” – Compagnia “Al Castello” di Foligno (Pg)
Lo spettacolo riesce, con rigoroso senso della misura e rispetto per il tema trattato, ad emozionare: colpisce l’aderenza degli interpreti a personaggi così complessi e profondi. Il mito sofocleo in chiave moderna fa luce sugli orrori a cui siamo ancora costretti ad assistere. Efficace la scelta delle scene e dei costumi, in grado di sostenere la narrazione che avviene su binari cronologici ben distinti.
Miglior attore a GHERARDO COLTRI – “LE SEDIE” – “Teatro Impiria” di Verona
L’interprete, dotato di forte presenza scenica, in perfetta aderenza al non semplice personaggio, accompagna cuore e mente in un viaggio poetico, ironico e grottesco. Un’interpretazione en travesti ricca, generosa, controllata, profonda e coinvolgente.
Miglior attrice a LAURA BOZZI – “LA STANZA DI VERONICA” – “Giardini dell’Arte” di Firenze
L’attrice spicca per un’interpretazione versatile e camaleontica del personaggio, capace di ingranare registri diametralmente opposti con naturalezza, efficacia e precisione attoriale.
Miglior regia a GHERARDO COLTRI – “LE SEDIE” – “Teatro Impiria” di Verona
Notevole direzione registica capace di restituire una deliziosa inquietudine. Ogni elemento di scena risponde ad una raffinata strategia che con maestria disegna raffinate traiettorie drammaturgiche che impreziosiscono la performance.
Premio Valerio Gentile (assegnato dagli studenti del liceo “Leonardo Da Vinci”: Alessandro Achille Iacovazzi, Chiara Crastolla, Gabriele Cacucci, Ilenia Bungaro, Roberta lorusso, Valentina Colucci, Elisa Vinci – Coordinatrice del progetto Prof.ssa Mariella Muzzupappa – coadiuvata dalla Prof.ssa Pia Angelini) a “I MENECMI. DUE GEMELLI NAPOLETANI” – “Ladri di copioni” di Torre del Greco (Na)
In un momento storico non semplice da affrontare, e caratterizzato da una forte instabilità emotiva e sociale, riuscire a strappare ben più di una risata è motivo di pregio. E qui non si parla di semplice “divertissement” pascaliano, di futile distrazione che intrattiene per poche ore, e dopo la quale tutti gli affanni e le angosce del presente tornano a bussare alla porta del cervello. Qui si sta parlando di un’opera che mostra le contraddizioni interne della psiche umana, il fatto che molto spesso le maschere che indossiamo non sono state poste sui nostri volti da qualcuno, ma da noi stessi, a volte per comodità, altre per vigliaccheria, o semplicemente per non riconoscere mai il fatto che siamo tutti un groviglio indistricabile di contraddizioni e di menzogne, di illusioni e di deresponsabilizzazioni. Questi motivi e tanti altri (non ultimo la bravura di un protagonista portentoso, capace di cambiare drasticamente personaggio nel giro di pochi secondi) sono ciò che ci ha spinto ad assegnare il premio “Valerio Gentile” allo spettacolo “Menecmi”.
Premio del pubblico a “LA STANZA DI VERONICA” che ha totalizzato una media di 9,051.
Miglior spettacolo a “LA STANZA DI VERONICA” – “Giardini dell’Arte” di Firenze
La pièce restituisce sul palco quella tensione e quell’analisi minuziosa dei personaggi che la penna del drammaturgo americano Ira Levin rende l’opera eccellente. Il paradigma della messinscena, completo e puntuale in ogni sua declinazione, ripropone accuratamente sul palco quel sentimento claustrofobico di sospensione prima e soffocamento poi, nonché l’oppressione tra le mura di una casa, in cui il confine tra incubo e realtà si sovrappone, l’orrore si confonde con la normalità di un aspetto piacevole.
Infine, la Giuria tecnica ha assegnato le seguenti menzioni speciali:
ALLO SPETTACOLO “FAUST” – Streben Teatro di Carbonera (Tv) Menzione speciale all’intuizione registica che rielabora un classico della letteratura mondiale offrendo, con convincente originalità, una trasposizione moderna eretta sull’architettura di molteplici linguaggi teatrali.
AL CAST DE “L’ACQUARIO” – Compagni dell’Eclissi di Salerno Significativo esempio di intesa scenica ed equilibrio attoriale che scandisce con ritmo e precisione i tempi narrativi e le sequenze mimico-gestuali.
A ROSANNA FRANCESCHINI – “INCENDI” – Compagnia “Al Castello” di Foligno (Pg) L’attrice, dal forte temperamento e dall’asciuttezza interpretativa, arriva al cuore della platea per la sincerità e il garbo con cui affronta un personaggio sfaccettato e doloroso. È da sottolineare la serietà che caratterizza la sua presenza sul palco: oltretutto non si riesce a immaginare una fisicità diversa per il personaggio, da quello di Rossana Franceschini.
Archiviata questa edizione, con bilancio certamente positivo, il Gruppo “Peppino Mancini” torna a lavoro e pensa già all’edizione numero quattordici di un festival che si è ormai guadagnato fama e prestigio nazionale.
RD Notizie – Angelica Sicilia