Nella suggestiva cornice collinare di Masseria Fragnale, sabato pomeriggio (17 settembre), è stato presentato il libro Tempesta in giugno di Irene Némirovsky, tradotto dalla ricercatrice fasanese Teresa Lussone.
L’appuntamento, patrocinato dal Comune di Fasano, è stato promosso da Presidi del Libro Fasano e Associazione AGE Fasano. È stata l’assessore alla Cultura Cinzia Caroli a condurre l’intervista dopo i saluti della prof.ssa Mariella Muzzupappa. La lettura di alcuni brani, a cura di Ketty Loconte, ha portato i presenti nel cuore del volume, anche disponibile presso la Biblioteca comunale.
“La traduzione è una delle forme dell’interpretazione e deve sempre mirare, sia pure partendo dalla sensibilità e dalla cultura del lettore, a ritrovare non dico l’intenzione dell’autore, ma l’intenzione del testo, quello che il testo dice o suggerisce in rapporto alla lingua in cui è espresso e al contesto culturale in cui è nato”. Si esprimeva così Umberto Eco a proposito del tradurre, un’attività che presuppone sempre voglia di scoperta e capacità di entrare in sintonia con l’autore e con la sua intima espressività. Lo sa bene Teresa Lussone, francesista, docente all’Università di Bari, che ha tradotto e curato Tempesta in giugno (edito da Biblioteca Adelphi), versione inedita del manoscritto Suite francese della scrittrice francese di origine ebraica Irene Némirovsky, vittima dell’Olocausto e morta ad Auschwitz.
Un capolavoro che ha impiegato ben dieci anni per venire alla luce, un romanzo che nelle storie dei personaggi, tratteggiati come quadri, fa rivivere la Storia brutale: la guerra, l’esodo dalla Francia, lo sterminio degli Ebrei. La scrittura coinvolgente della Némirovsky ha trovato così un nuovo modo per tornare a galla e coinvolgere i suoi appassionati lettori, che hanno ringraziato la prof.ssa Lussone per aver donato loro un pezzo in più da leggere. Proprio grazie alla traduttrice fasanese, Tempesta in giugno ha quattro capitoli inediti (ritrovati nella seconda versione dattiloscritta dal marito e corretta dalla stessa Irene Némirovsky) e una diversa elaborazione filologica.
Per novità, montaggio cinematografico, per la cura nella sua trasposizione in italiano, il romanzo arricchisce la letteratura e le testimonianze su un’atroce e tanto tempestosa pagina della Storia.
Per RD Notizie Angelica Sicilia