L’assessore Cinzia Caroli: “Servo di scena è un inno alla civiltà che oggi, come ieri, purtroppo è sempre minacciata da forze oscure”
Un nuovo appuntamento in scena questa sera, al Teatro Kennedy di Fasano, per la rassegna di prosa organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.
Ad esibirsi sul palco del teatro fasanese saranno Geppy Gleijeses, Maurizio Micheli e Lucia Poli con il loro “Servo di scena” di Ronald Harwood, per la regia di Guglielmo Ferro.
Uno spettacolo che è un grande inno all’amore per il teatro, nell’illusione che la civiltà possa sconfiggere le forze oscure della guerra che incombe tutto intorno, oggi come ieri.
“Sono estremamente orgogliosa – dice l’assessore Caroli – che uno spettacolo di questa portata “Servo di scena” è considerato da più parti una delle opere più importanti della seconda metà del 900, possa essere ospitato qui a Fasano. In particolare questa edizione è stata allestita nel 2021: l’anno del centenario dalla nascita del grande attore siciliano Turi Ferro.
Questa sera a Fasano sul palcoscenico del teatro Kennedy potremo apprezzare una narrazione che risulta in questi giorni particolarmente attuale. In scena le dinamiche interpersonali di un gruppo di attori per cui quello che accade sul palco e nei camerini di un teatro altro non è che la metafora di tutta l’umanità. A fare da sfondo i bombardamenti dei tedeschi in uno scenario tragico, quello della follia della guerra, oggi purtroppo attualissimo.
E sotto i bombardamenti gli attori continuano a recitare Shakespeare con amore e dedizione per la cultura e la bellezza del teatro.
“Servo di scena” è un inno alla civiltà che oggi, come ieri, purtroppo è sempre minacciata da forze oscure.
Il testo è ironico ed a tratti grottesco: una nuova opportunità culturale in città per riflettere sulla potenza e la bellezza della cultura e dell’arte che stride con la bruttura della guerra, ma che è sempre ed ancora in grado di elevare l’animo umano.
Mi auguro che in tanti potrete apprezzare questo lavoro teatrale ed in particolare i ragazzi i quali, lo ricordo, sono riservati prezzi davvero simbolici al fine di diffondere la cultura teatrale”.