Sta per concludersi la vendemmia 2021 di Tenute Rubino, dopo una stagione eccellente per la qualità delle uve. La produzione risulta in linea rispetto al 2020 per tutte le varietà grazie, soprattutto, ad un andamento climatico favorevole, con temperature nella media in primavera ed estate e la giusta quantità di piogge utili che, nel periodo autunno inverno, hanno consentito di ripristinare le risorse idriche nei suoli delle diverse tenute agricole di famiglia.
La regolarità della stagione e l’ottimo stato fitosanitario delle piante caricano di aspettative i risultati che arriveranno al termine della vendemmia. Luigi Rubino: “Siamo molto fiduciosi, l’andamento climatico ci ha regalato uve buone e in salute. Si prevede una grande annata per il Susumaniello”
“La raccolta dei grappoli di quest’anno è arrivata leggermente in anticipo: abbiamo iniziato il 10 agosto con la vendemmia dello Chardonnay e stiamo per terminare con le uve a bacca nera che, ai primi esami effettuati, si presentano con un quadro di grande rilievo per il rapporto tra acidità e zuccheri – sottolinea Luigi Rubino, titolare dell’azienda -. La Vendemmia dovrebbe protrarsi fino al dieci di ottobre. Bianchi freschi e fragranti si caratterizzeranno per l’elegante nota acida, i rossi si distingueranno per equilibrio e morbidezza: ci aspettiamo una grande annata, soprattutto per il Susumaniello”.
Le condizioni meteorologiche registrate nelle cinque tenute agricole che compongono la base produttiva di Tenute Rubino – Jaddico, Uggìo, Punta Aquila, Ostuni e Palombara – hanno assecondato il normale svolgimento delle operazioni colturali e le lavorazioni del terreno con un regolare sviluppo vegeto-produttivo delle piante. L’andamento climatico ha inoltre consentito di ridurre al minimo il numero di trattamenti fitosanitari, normalmente eseguiti durante il periodo compreso tra aprile e luglio. Sia per le uve bianche che per le uve rosse, soprattutto nella tenuta di Jaddico e in quella di Uggio, gli acini sono risultati leggermente più piccoli rispetto alla media e con un rapporto buccia/polpa più in equilibrio. Le maturazioni, soprattutto nelle uve a bacca rossa, hanno leggermente risentito dei picchi di caldo intervenuti tra la seconda e terza decade di agosto. Su alcune varietà – principalmente il Susumaniello – e negli impianti più giovani si è effettuato il diradamento dei grappoli sulla pianta.
“Pochi gli interventi in vigna grazie alle favorevoli condizioni meteorologiche e climatiche in primavera, con temperature medie comprese tra i 16 e i 24°C e minime di 12°C nel mese di aprile – sottolinea Luca Petrelli, enologo di Tenute Rubino -. I 70 mm di pioggia distribuiti in 14 giornate hanno permesso, inoltre, di ripristinare un’importante quota di risorse idriche nei suoli, garantendo alle piante la necessaria capacità di assorbimento nel proseguo del processo vegeto-produttivo e la successiva fase di maturazione. Tali condizioni hanno consentito una preparazione ottimale alla vendemmia e un lineare processo di maturazione delle uve: allo stadio attuale sono integre ed in salute e il grado zuccherino risulta assolutamente coerente con lo sviluppo del grappolo, insieme ai valori di acidità e pH”.
Il Susumaniello, sarà l’ultima varietà ad essere vendemmiata. Il vitigno del cuore della famiglia Rubino che trova nella Tenuta di Jaddico (a pochi passi dal mare) il contesto produttivo ideale per esprimersi al meglio, dando vita non solo a rossi e rosati ma anche a spumanti metodo classico di assoluto valore.
In calo la produzione del Negramaro a favore della qualità. Tra le altre varietà coltivate dall’azienda brindisina meritano una menzione il Primitivo, la Malvasia Bianca e il Vermentino, carico di freschezza e profumi. Piccola ma importante nota per l’Ottavianello, allevato ad Ostuni in poco meno di un ettaro.