Continua senza sosta l’attività di monitoraggio del Servizio Igiene e Sanità Pubblica (SISP) dell’ASL di Brindisi.
Lo scorso 1 aprile, infatti, tutti gli operatori della RSA “Canonico Rossini” di Fasano sono stati sottoposti al tampone molecolare.
Evidentemente, ciò consente, alle autorità sanitarie, di rilevare, altresì, l’efficacia del vaccino che, nel caso del personale socio – sanitario della RSA “Rossini”, è stato inoculato tra il 13 gennaio e il 3 febbraio scorso.
Nella circostanza, infatti, tutti gli anziani ospiti e tutto il personale in servizio nella Residenza Sanitaria fasanese, nessuno escluso, sono stati sottoposti a vaccinazione, al fine di “proteggere sé stessi e gli altri”, ha dichiarato il Presidente dell’ASP Terra di Brindisi Massimo Vinale, da cui dipende la RSA “Canonico Rossini”.
A fronte della crescita della curva dei contagi, in Puglia come a Fasano, cresce anche la preoccupazione e la tensione in via Gravinella, tanto da non prevedere nessuna deroga al protocollo, nemmeno nel periodo pasquale. Ciò, nonostante tutti gli operatori della RSA “Rossini” siano risultati “negativi” all’esame orofaringeo dello scorso 1 aprile.
“Parallelamente a quanto disposto dall’ASL Brindisi -ha, inoltre, dichiarato il Presidente Vinale – l’ASP, per ciascuno dei propri servizi, RSA in particolare, continua a garantire uno screening sanitario costante a tutto il personale. Ciò, al fine di garantire ciascun operatore sul proprio luogo di lavoro e, non secondariamente, garantire il diritto alla salute degli anziani ospiti, soprattutto. Sarebbe, infatti, incomprensibile impedire l’accesso alla RSA dei parenti dei nostri ospiti e tollerare la presenza di operatori non vaccinati”.