È stato somministrato nel primo pomeriggio di mercoledì 3 febbraio, il “richiamo” del vaccino Pfizer-Biontech, agli anziani ospiti e agli operatori tutti (nessuno escluso) della RSA “Canonico Rossini” di Fasano.
La prima dose del vaccino “Pfizer” era stata inoculata il 13 gennaio scorso, in una giornata definita del “V-Day – After” dal Presidente dell’ASP Massimo Vinale, <<per ricordare a ciascuno che anche la nostra RSA è rimasta Covid free dall’inizio della pandemia>>. A somministrare la seconda dose del vaccino anti – covid, con la consueta professionalità, responsabilità e trasparenza, sono stati gli operatori sanitari dell’ASL di Brindisi, dipartimento prevenzione.
Decorsi sette giorni, tutti gli anziani e tutti gli operatori della RSA “Rossini” risulteranno immuni al Covid – 19. Ciò nonostante, ha dichiarato il Presidente della RSA Massimo Vinale, “gli operatori sanitari continueranno ad osservare le stesse precauzioni e gli stessi comportamenti, senza deroga alcuna. D’intesa con la Direzione Sanitaria e la Direzione Amministrativa, nei prossimi giorni, sarà invece verificata la possibilità di una revisione del “Protocollo Covid”, al fine di meglio garantire il benessere psico-fisico degli anziani ospiti”.
Registrare che tutti gli operatori di una RSA si sono sottoposti alla vaccinazione anti-covid è un segno di civiltà che va sottolineato. Non dovunque ciò si sta verificando, esponendo gli anziani a continui, inutili rischi.