Covid-19 e ripresa campionati, il dg del Fasano Antonio Obbiettivo: “Prima la salute e poi tutte le eventuali soluzioni. Vi espongo le mie idee.”

Dinanzi ai diversi scenari che si prospettano per la ripresa del Campionato di Serie D e di tutti i campionati dilettantistici di calcio, il nostro direttore generale Antonio Obbiettivo è voluto intervenire per poter offrire delle soluzioni non appena l’incubo Coronavirus sarà terminato: “In questo momento storico- spiega il dg biancoazzurro- le priorità sono altre e il calcio non lo è sicuramente. La salute viene prima di tutto e su questo siamo d’accordo.

C’è da dire però che anche nel settore del calcio dilettantistico in molti sono in gravi difficoltà poiché in tantissimi si guadagnano da vivere esclusivamente da questo sport e hanno tutto il diritto di portare a casa i contratti pattuiti. Però allo stesso tempo, gli addetti ai lavori dovranno comprendere con grande senso di responsabilità che tantissime Società, essendo basate sull’economia del territorio, avranno difficoltà enormi. Servirà quindi compattezza ed è giusto che tutte le componenti si vengano incontro per trovare la migliore soluzione: FIGC, Addetti ai lavori, Società.
La situazione meriterebbe un approfondimento specifico perché le criticità in questo mondo spesso sono ad ampio spettro. È una categoria in crisi nera da anni ormai e, questa emergenza non ha fatto altro che aggravare una situazione già borderline.

Il mio è un discorso in prospettiva, relativo a quando l’emergenza sanitaria potrà farci pensare a trovare una soluzione riguardo i campionati dilettantistici, in modo da risultare il meno possibile penalizzato chi lavora in questo mondo, indotto compreso.

Leggo di accorati appelli ad annullare la stagione in corso e sono completamente contrario a questa ipotesi. Poi leggo di formule strane, di soli play-off e play-out, in questa situazione ognuno giustamente dice la sua. Trovo però davvero complicate e astruse alcune soluzioni prospettate.
A mio modesto modo di vedere, credo che per i dilettanti la soluzione ideale, più fattibile, meno invasiva e più lineare sarebbe quella di considerare come data di fine campionato il 30 agosto anziché il 30 giugno. Creando una “norma speciale” che consideri questo termine temporale ai fini di tesseramenti, prestiti, accordi economici etc. e ri-calendarizzando la stagione, magari in notturna se si dovesse andare verso la stagione più calda. Credo accontenterebbe tutti. Trovo inapplicabile l’annullamento di una stagione, sarebbe assurdo e ingeneroso per tutti, meglio considerare questa sosta, una sospensione a data da destinarsi, ma appunto con una norma speciale che allunghi la stagione sportiva 2019-2020.

Chi ha fatto investimenti ingenti non lo merita, la stagione insomma va portata in fondo, non appena si avrà la soluzione definitiva dell’emergenza sanitaria in atto.

Con questa formula non ci sarebbe la necessità di rincorrere date operando una compressione delle gare in tempi molto ristretti, permettendo inoltre ai calciatori, agli staff di tornare a lavorare in maniera più adeguata, senza rischiare infortuni.

L’eccezionalità della situazione non permette allo stato attuale soluzioni migliori secondo me e poi non creerebbe vantaggi o svantaggi per nessuno.
Intanto pensiamo a rispettare i decreti con senso civico e disciplina, unica soluzione al contenimento di questa emergenza sanitaria.”

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