Stato di Emergenza climatica e Ambientale. Ecco cosa cambia per il territorio provinciale brindisino

Come è noto, il Consiglio Provinciale di Brindisi, nell’assise della scorsa settimana, ha dichiarato lo stato di Emergenza climatica e Ambientale per il territorio di competenza provinciale, riconoscendo alla lotta ai cambiamenti climatici e alla transizione ad un’economia sostenibile (il Green New Deal) un ruolo prioritario nell’agenda dell’Amministrazione provinciale, attenendosi alle direttive dell’Accordo di Parigi, sottoscritto da 195 Paesi, che hanno adottato il primo accordo universale e giuridicamente vincolante sul clima mondiale, con particolare riguardo agli investimenti volti a ridurre le emissioni di gas serra.

E che il cambiamento climatico sia la sfida chiave del nostro tempo lo ha ricordato il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, che ha più volte sottolineato l’emergenza e l’urgenza della lotta ai cambiamenti climatici, sottoscrivendo un documento, congiunto con altri quattordici Capi di Stato.

Pertanto, questa importante e strategica decisione assunta dal Consiglio provinciale di Brindisi, vuol significare che sia l’Amministrazione provinciale tutta che il Presidente della Provincia, Riccardo Rossi, con il voto favorevole dell’assise consiliare, sono stati impegnati ad intraprendere come primo adempimento un dialogo istituzionale con gli enti governativi regionali e nazionali, affinché si dia concreta attuazione a provvedimenti volti alla lotta contro i cambiamenti climatici e alla riduzione delle emissioni di gas serra e affinché sia raggiunto con determinazione l’obiettivo della completa decarbonizzazione e il progressivo superamento della dipendenza dai combustibili fossili.

In particolare, la riduzione considerevole delle emissioni di gas serra, che nel territorio brindisino dovrà avvenire  entro il 2030, si espliciterà attraverso tutte le iniziative normative, regolamentari, progettuali e premiali, negli ambiti di competenza, che possano contribuire a ridurre le emissioni di anidride carbonica in tutti i settori produttivi, attraverso il miglioramento dell’efficienza energetica, l’utilizzo di fonti rinnovabili senza ulteriore consumo di suolo, l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici.

La Provincia di Brindisi, pertanto, è chiamata ad una svolta epocale in fatto di idee, progetti, pensieri, iniziative e interventi volti alla tutela ambientale, ricevendo un pieno mandato dal Consiglio provinciale sia ad invitare il Governo italiano a formulare tutti i propri programmi di politica energetica e ambientale in funzione della prioritaria tutela del diritto umano al clima, sia ad assumere tutte le dichiarazioni fatte e gli impegni  presi in sede di assise consiliare come adempimento del dovere costituzionale di solidarietà, sancito dall’art. 2 della Costituzione, e del dovere universale di difesa dei diritti umani della presente e delle future generazioni, così come richiesto dalla “Dichiarazione delle Nazione Unite sui difensori dei diritti umani”.

Cambierà molto anche a livello locale, perché l’Amministrazione provinciale e il Presidente della Provincia promuoveranno un piano di sensibilizzazione ecologica, anche attraverso la disincentivazione di azioni dannose quali l’utilizzo di plastiche monouso, l’errata differenziazione dei rifiuti, il mancato utilizzo di mezzi di trasporto pubblici per educare ed orientare i cittadini verso modelli di consumo sostenibili, riducendo i consumi energetici, i rifiuti, gli sprechi alimentari e dell’acqua. Ed è per tutte queste motivazioni, allo scopo di garantire il rispetto della massima e più limpida partecipazione democratica alle decisioni su queste argomentazioni, che la Provincia di Brindisi, su proposta del vicepresidente, Giuseppe Pace, programmerà degli incontri con tutti i soggetti interessati al clima e all’ambiente, sia istituzionali che associativi.

Si darà, poi, indirizzo a tutti gli uffici provinciali, ed in particolare ai settori della Pianificazione Territoriale e dell’Edilizia,  affinché sia incentivato il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni di gas serra attraverso:

– una progressiva realizzazione, anche accedendo a fonti di finanziamento dedicate, di interventi di coibentazione, efficientamento e risparmio energetico degli edifici pubblici, e installazione di impianti da fonti rinnovabili per la copertura dei fabbisogni energetici degli edifici pubblici;

– progressiva conversione del parco vetture provinciale e dei trasporti pubblici in trasporto a zero emissioni; e. implementazione della ciclabilità urbana ed extraurbana, anche attraverso il potenziamento delle infrastrutture ciclabili di carattere provinciale, la realizzazione di parcheggi per le biciclette in corrispondenza degli edifici pubblici di competenza e di attraversamenti in sicurezza, promozione di campagne di incentivazione e sensibilizzazione;

-l’installazione di postazioni di accesso all’acqua pubblica potabile negli edifici pubblici, previa valutazione e confronto delle possibili soluzioni tecniche, e favorire l’utilizzo di borracce;

– disincentivare l’utilizzo di plastica monouso nelle manifestazioni pubbliche organizzate e/o patrocinante dall’amministrazione, favorendo l’uso di stoviglie compostabili e la predisposizione di postazioni per la raccolta differenziata dei rifiuti;

– promozione di interventi di forestazione sostenibile, sia attraverso la creazione di nuove aree boscate, sia attraverso la realizzazione di alberate, in ambito urbano, o fasce tampone lungo le maggiori arterie stradali in ambito perturbano.

L’obiettivo generale è quello di lasciare un Mondo migliore alle future generazioni. E sono gli stessi giovani di oggi, che un domani riceveranno dagli adulti il Mondo in cui vivranno per i prossimi anni,  che chiedono ai Governi di tutto il Mondo con urgenza azioni concrete e radicali per il rispetto degli obiettivi sul clima stabiliti dall’Accordo di Parigi. La politica e le istituzioni devono dare una risposta ai questi ragazzi, a cui deve essere garantito il diritto al futuro, alla salute e ad un ambiente salubre, attraverso nuovi stili di vita, sia individuali che di comunità.

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