Nei giorni scorsi, presso l’Istituto Scolastico della Scuola secondaria di I° grado “Giacinto Bianco” di Fasano, si è tenuta una “Lezione sulla Mafia”.
Nell’ambito di un percorso didattico/educativo sulla legalità e su invito della docente Prof.ssa Teresa Nolasco, prontamente condiviso dal Dirigente Scolastico Prof. Gaetano Di Gennaro, sono intervenuti i soci della locale Sezione “Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia”.
Come si ricorderà, su iniziativa di alcuni finanzieri in congedo, dallo scorso anno anche Fasano ha una Sezione cittadina delle fiamme gialle in congedo.
Ramificata sull’intero territorio nazionale, l’A.N.F.I. si prefigge varie finalità, tra le quali: concorrere alle attività di protezione civile e promozione della legalità; assicurare collaborazione alle Istituzioni statuali e/o territoriali, in aderenza alla specificità delle esperienze acquisite in servizio.
“Saliti in cattedra”, il col. Domenico Mileti e luogotenente Luigi De Santis, rispettivamente, Presidente e Consigliere della Sezione fasanese, forti anche della loro esperienza di servizio ultra decennale nella Guardia di Finanza, hanno intrattenuto per circa 2 ore gli studenti della classe 3^D sul fenomeno mafia.
Anche con l’ausilio di una presentazione in power point, predisposta per l’occasione, i finanzieri hanno delineato il problema mafia e le sue connotazioni partendo dalle origini, la sua evoluzione nelle varie regioni italiane, ponendo in rilievo gli effetti estremamente deleteri che le attività delinquenziali determinano alla vita democratica e nel tessuto economico/sociale.
Non sono mancati i riferimenti normativi, quali strumenti necessari per contrastare le attività delinquenziali dei sodali mafiosi.
Gli alunni hanno mostrato particolare interesse per gli argomenti trattati, formulando diverse domande ai finanzieri.
Proprio a seguito di una domanda di un discente, si è fatto cenno al parallelismo, seppur con i dovuti distinguo, tra il comportamento del mafioso e quello del “bullo”. Fenomeno, quest’ultimo, abbastanza sentito tra i giovani e che potrebbe formare oggetto di “successive lezioni”.
Momento particolarmente significativo si è avuto quando i ragazzi hanno prontamente accolto l’invito per un momento di raccoglimento in onore e nel ricordo delle molteplici vittime della mafia.
Al termine dell’incontro, i finanzieri hanno voluto congedarsi dagli studenti con un’esortazione del Giudice Paolo Borsellino “Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”.