Provvedimenti restrittivo per undici tifosi, tra cui sette fasanesi

Sono stati identificati dai carabinieri della compagnia di Fasano undici tifosi coinvolti negli scontri tra opposte fazioni di ultras dopo la partita del 12 dicembre scorso allo stadio “Vito Curlo” tra la squadra di casa e l’Altamura.

Per i soggetti in questione è scattato il Daspo, ma anche una denuncia a piede libero. Questa la conclusione degli accertamenti condotti dai militari del Nucleo operativo e radiomobile. I denunciati sono tutti maggiorenni, e dovranno rispondere dei reati di resistenza a pubblico ufficiale, travisamento del volto in occasione di manifestazioni sportive, possesso e lancio di materiale pericoloso, indebito superamento di una recinzione
dell’impianto sportivo durante la partita.

Si tratta di ultras appartenenti alle tifoserie del Fasano e dell’Altamura, squadre che disputano il campionato di calcio di serie “D” girone H. Basandosi sui risultati delle indagini, i militari della compagnia carabinieri di Fasano avevano proposto per il Daspo le persone identificate nel corso degli episodi violenti. Undici i provvedimenti amministrativi emessi dal questore, di cui 7 notificati a tifosi fasanesi, tra i quali due, i più violenti, non potranno assistere alle manifestazioni rispettivamente per 3 e 2 anni. Per altri cinque ultras il provvedimento è per un anno, come pure per quattro tifosi altamurani oggetto di Daspo. Tutti i provvedimenti sono supportati dal contenuto delle riprese video effettuate da personale dell’Arma. Nel corso degli scontri, va ricordato erano rimasti feriti tre carabinieri ed era stato danneggiato il pullman utilizzato dalla tifoseria
dell’Altamura per raggiungere Fasano.

Gli incendi erano cominciati quando, al termine della partita, gli ultras del Fasano attuavano una violenta provocazione nei confronti dell’altra tifoseria che stava lasciando il “Vito Curlo”: soggetti con il volto parzialmente coperto e armati di spranghe e cinture, davano il via ad un lancio di sassi cui i tifosi dell’Altamura reagivano giungendo allo scontro fisico. L’intervento del servizio d’ordine dei carabinieri evitava che le conseguenze degli incidenti fossero più gravi, presenti sul posto ha impedito conseguenze ben più gravi, ma gli ultras aggredivano anche due dei militari tra i quali quello che stava effettuando le riprese degli scontri, che veniva scaraventato a terra, e il un altro militare intervenuto in soccorso di quest’ultimo veniva colpito al volto con un pugno.

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