Esposizione del Santissimo Sacramento, celebrazioni e riflessioni sino al 5 marzo
Il periodo che precede la Quaresima è caratterizzato dall’esposizione del Santissimo Sacramento che viene proposto all’adorazione dei fedeli.
Questa pia pratica cristiana ora definita come “Settimana eucaristica” era anche indicata come le Quarantore, consistente nell’adorazione, per quaranta ore continue, del Santissimo Sacramento, visibile nell’ostensorio contenente l’Ostia consacrata, solennemente esposto sull’altare; il nome si richiama al periodo di tempo trascorso fra la morte (Venerdì Santo) e la risurrezione (domenica di Pasqua) di Gesù. Tale pratica religiosa viene compiuta non soltanto durante il Triduo Pasquale ma anche in altre particolari occasioni, come domenica delle palme e lunedì e martedì santo. L’uso più diffuso è forse l’esposizione nel periodo del carnevale, pratica introdotta a Milano da san Carlo Borromeo e rapidamente diffusasi per riparare ai molti peccati carnascialeschi.
A Fasano si svolge in tutte le parrocchie della città, a turno, con conclusione in chiesa Matrice.
Quest’anno questo il programma della Settimana Eucaristica nella parrocchia di san Giovanni Battista a Fasano ha avuto inizio il 25 febbraio e si concluderà martedì 5 marzo.
Ogni giorno alle ore 9,00 si svolge la Messa con omelia nell’Oratorio della confraternita ed esposizione del SS. Sacramento in chiesa Matrice. Alle ore 17,30 le confessioni e alle ore 18,30 l’Adorazione Eucaristica Comunitaria.
A proporre le riflessioni ogni giorno un diverso celebrante; così dopo la preghiera per la liberazione dalle dipendenze svoltasi il 25 gennaio e le riflessioni di don Alessandro Rocchetti, direttore del Seminario regionale di Molfetta, questi i celebranti del resto della settimana:
27 febbraio: don Franco Blasi, cappellano delle Monache Carmelitane di Ostuni;
28 febbraio: don Roberto Massaro e della comunità del seminario vescovile di Conversano;
1 marzo: don Francesco Ramunni, viceparroco della Matrice di Noci;
4 e 5 marzo: mons. Domenico D’Ambrosio, arcivescovo metropolita emerito di Lecce.