Domenica 27 gennaio 2019 l’Università del Tempo Libero di Fasano celebrerà nella propria sala Convegni, alle ore 18, la Giornata della Memoria. L’evento rientra nei Progetti “Diritti umani”, “Storia del Sud”, e “Tradizioni”.

Per l’occasione saranno ospiti del sodalizio le prof.sse Giusi Landi, tutor coordinatore presso l’Università di Bari e autrice di molte pubblicazioni, e Paola Zito, già docente universitaria, e scrittrice. Presenteranno il loro romanzo storico “Oltre il ponte”, Schena Editore.

Insieme hanno scritto la storia vera di Vincenzo, pugliese, partito giovanissimo per la guerra nel 1943, e subito deportato in Germania. Parallelamente narrano la storia della sua famiglia, rimasta in ansia per lui. Dolore, ma anche speranza, si fondono seguendo il faticoso scorrere dei giorni, lo scandire dei ritmi delle stagioni nella nostra Murgia pietrosa e arsa dal sole, in cui gli affetti familiari restano valori forti e autentici. Vincenzo è dunque figlio del nostro Sud e viene costretto dagli eventi a vivere un’esperienza difficile, traumatica. Con gli altri soldati italiani è accampato a Resia, dove ci sono anche i tedeschi. Sono amici: parlano, giocano, cenano insieme, ma l’8 settembre tutto cambia. Badoglio annuncia all’EIAR. “Il governo italiano, riconosciuta l’impossibilità di continuare l’impari lotta contro la schiacciante potenza avversaria, nell’intento di risparmiare ulteriori e più gravi danni alla nazione, ha chiesto l’armistizio al generale Eisenhower, comandante in capo delle forze alleate… La richiesta è stata accolta. Conseguentemente ogni atto di ostilità contro le forze anglosassoni deve cessare da parte delle forze italiane in ogni luogo.  Esse però reagiranno a eventuali attacchi da qualsiasi provenienza”. Ciò genera confusione e stordimento al fronte: i tedeschi prima alleati diventano nemici e gli italiani traditori. L’Italia s’illude che la guerra sia finita, ma così non è.

Per Vincenzo inizia l’odissea tra i vari campi di concentramento, mentre al Sud la sua famiglia vive giorni di profonda angoscia nell’attesa di notizie che non arrivano.

Il romanzo, attraverso la storia di un figlio del Sud, vuole farci riflettere su una realtà storica ancora

sommersa: pure il Mezzogiorno come l’Italia intera ha pagato il suo tributo di sangue. Vite strappate alle famiglie, vittime di violenze inaudite nei campi di concentramento, al pari dei milioni di ebrei deportati. Le personali vicende del protagonista s’incastonano nelle vicende di tutte le vittime innocenti di quel periodo storico buio e disumano.  E perché ciò non venga dimenticato – afferma la presidente dell’UTL -, soprattutto oggi in cui sta ritornando con prepotenza il Mostro della violenza e l’Italia sta perdendo la sua anima pacifica e accogliente, l’Università vuole invitare tutti a prendere coscienza dei valori che hanno spinto i nostri padri a farne una nazione libera e democratica”.

L’evento è aperto a tutti.

Lascia un commento

Utilizziamo i cookie per assicurarti la migliore esperienza sul nostro sito web. Clicca su Accetto per non visualizzare più questo avviso.