“La Puglia ha formalmente candidato la Cittadella della ricerca di Brindisi al bando ENEA per la realizzazione della infrastruttura di ricerca sulla fusione nucleare (DIVERTOR TOKAMAK TEST – DTT). Insomma, anche la Puglia potrebbe fregiarsi del prestigioso titolo nella corsa al più ardito dei sogni umani: mettere il sole in una bottiglia.”

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale bilancio Fabiano Amati. “Ora è importante che l’intera comunità pugliese si approcci al tema come come se si trattasse della candidatura olimpica. Ciò perché risulta forte e agguerrita la concorrenza delle altre regioni.
Devo dire che i requisiti della Cittadella, e delle infrastrutture di contorno, sono ben più abbondanti di quelli richiesti dal bando.
Anche l’offerta economica pugliese è ragguardevole.

Oltre alla proprietà dell’area, infatti, possiamo contare su un’estensione superiore a quella richiesta, la presenza di tutti i sevizi nell’area circostante, aeroporti, porto, strutture ricettive di alto livello, bassissima sismicità, idoneità all’installazione di una macchina radiogena di categoria A e presenza di trasporto pubblico di collegamento alla Cittadella.

Anche i requisiti speciali sono più che abbondanti: compatibilità con il Piano Regolatore Generale del Comune di Brindisi, assenza di contaminazione delle matrici ambientali, sussistenza delle opere di urbanizzazione primaria, idoneità delle strade di accesso al sito per il transito di trasporti eccezionali e POP di accesso alla rete Internet ed al GARR.

Infine: tempistica relativamente breve per rendere disponibile l’area, disponibilità di spazi per futuri ampliamenti, vicinanza alla linea elettrica capace di erogare 300MVA in continua, facilità di accesso alle principali arterie viarie., vicinanza a diverse aree industriali, vicinanza a Università e centri di ricerca e vicinanza a ospedale di II livello.

Sotto il profilo economico la Regione ha offerto la sua disponibilità per la realizzazione di numerose opere di urbanizzazione primaria, indicando il valore di quelle esistenti che concorrono a ridurre il costo dell’investimento.

Ricordo che l’investimento ammonta a 500 milioni di euro e comporta migliaia di posti di lavoro altamente qualificati”.

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