Inserimento in imprese locali per sei mesi e, in qualche caso, per un anno, per l’inizio del 2018 «se ne aggiungeranno altri», ha spiegato l’assessore comunale al Welfare Giacomo Maringelli.
“Red”, la misura istituita dalla Regione Puglia che sta per “reddito di dignità”, e che viene gestita dai Comuni e, nel nostro caso, dal Consorzio per l’integrazione e l’inclusione sociale dell’Ambito territoriale sociale dei tre Comuni di Fasano, Ostuni e Cisternino, ha prodotto, per la sola Fasano, 35 cittadini, tra i richiedenti il “Red”, beneficiari della misura, ossia di un tirocinio di formazione-lavoro. Lo ha reso noto oggi in conferenza stampa, nella Sala di rappresentanza del Palazzo municipale, Giacomo Maringelli, assessore comunale al Welfare, il quale ha sottolineato «la buona collaborazione con le imprese locali che stanno accettando di buon grado questi cittadini a lavorare da loro e, nel contempo, a fare tirocinio formativo. Ad oggi, per la seconda fase del progetto, sono già arrivate 55 domande per accedere al “Red” e fino alla fine dell’anno si valuta che ne giungeranno un’altra cinquantina. Di questo centinaio di domande – ha annunciato Maringelli – un buon 60-70 per cento sarà di cittadini di Fasano che potrà beneficiare di questo prezioso tirocinio di formazione-lavoro. Sono soddisfatto di questi primi risultati ottenuti grazie all’impegno di tutta l’Amministrazione comunale – ha tenuto a sottolineare Maringelli – che si è interfacciata con aziende ed anche con le scuole affinché abbracciassero il progetto, grazie alla puntuale attività del nostro Consorzio e degli assistenti sociali dedicati». È stato proprio Ubaldo Pagano, direttore del Consorzio a voler ringraziare «Giampiero Leo, assistente sociale che fa da coordinatore del servizio che segue il “Red”, e Vito Danese, del nucleo dell’assistenza tecnica fornita dalla Regione Puglia per i chiarimenti istruttori in materia di “Red”», specificando che questi 35 cittadini da una settimana al lavoro, sono stati inseriti in «attività commerciali e artigianali, imprese industriali, agenzie assicurative, cooperative sociali, cooperative di servizi presso strutture di assistenza anziani, disabili, minori del Fasanese». Ma anche il sindaco Francesco Zaccaria ha espresso soddisfazione per «questa misura istituita dalla Regione, che offre concretamente la possibilità a questi cittadini di riappropriarsi della consapevolezza di avere capacità che, forse, non si riconoscevano più, e di interfacciarsi con il mondo del lavoro da protagonisti. Il “Red” favorisce il reinserimento lavorativo ed è una misura all’opposto della pura logica assistenzialistica». Su questo punto si è soffermato anche il consigliere regionale Fabiano Amati, per il quale «deve essere chiaro che il “Red” tende a dare un mestiere a chi mestiere non ha, nel senso che offre la possibilità, attraverso il tirocinio formativo, di imparare a fare qualcosa, a fare un mestiere. Il che consentirà loro – ha aggiunto Amati – di potersi giocare in futuro la carta del saper fare qualcosa e, dunque, di inserirsi permanentemente nel modo del lavoro. Questi sei mesi di beneficio del “Red” e, in qualche caso, di un anno, devono spingere i cittadini beneficiari a imparare un “mestiere”; questo che viviamo non è più il tempo del luogo comune “quello sa fare tutto, dove vuoi lo metti”, bensì del saper fare con competenza questa o quell’altra cosa specifica».