Il 12 maggio del 1977 si spegneva all’ospedale di Fasano don Pietro Trisciuzzi, sacerdote fasanese per molti anni parroco della comunità di san Francesco di Assisi dove tra le tante opere realizzate si ricorda il cinema Serafico, pensato quale strumento di crescita culturale per fedeli poco abbienti della popolare parrocchia.

Protagonista di discusse vicende per il suo carattere poco diplomatico e per i debiti accumulati nella gestione della sala cinematografica, si fece apprezzare amare moltissimo presso la parrocchia di san Marco di Locorotondo dove si spese per la costruzione della grande chiesa caratterizzata da una grande cupola a trullo e per l’educazione alla vita sociale e culturale oltre che cristiana di tanti giovani della contrada, tanto da essere ancora oggi ricordato per la sua disponibilità, umanità e spirito di sacrificio.

I suoi resti mortali riposano proprio nella chiesa da egli stesso voluta ed edificata.

Per ricordare i 40 anni dalla morte, la comunità di san Marco ha voluto realizzare un busto marmoreo, grazie alla generosa offerta di un su parrocchiano, opera dell’artista Arben Shira, che sarà inaugurato venerdì 12 maggio alle ore 17,30 nello spazio antistante la chiesa parrocchiale di san Marco di Locorotondo.

Le vicende umani e spirtuali di don Pietro trisciuzzi sono state raccontate da un libro scritto dal giornalista Franco Lisi, “Il parroco del cinema serafico“, pubblicato da Faso editore e presentato al pubblico a gennaio scorso.

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