In occasione della festività di San Giuseppe, ieri, domenica 19 marzo, per il terzo anno consecutivo, la parrocchia Matrice – San Giovanni Battista, l’Azione Cattolica parrocchiale e la Confraternita di San Giuseppe hanno organizzato, con il patrocinio della Città di Fasano, il tradizionale Falò di San Giuseppe nel centro antico della città.
Ad aprire la serata è stato il parroco, don Sandro Ramirez, che ha benedetto il Falò dando inizio ai festeggiamenti. A dare un tocco ancor più tradizionale, sono stati gli stand enogastronomici, che hanno fatto assaporare ai presenti Bruschette con fave, Cime di rape, Pomodori, Cipolle e Stracciatella, accompagnati dal buon vino e da squisite zeppole.
Il tutto si è stato allietato dai balli e dai canti del gruppo folk “U Panaridd” di Pezze di Greco. Presenti anche i volontari di Protezione civile, grazie ai quali l’evento si è potuto tenere in estrema sicurezza.
Ai nostri microfoni, Ambrogio Potenza, presidente dell’Ac parrocchiale, ha affermato :《L’idea, nata tre anni fa, ha avuto sin da subito un buon riscontro, perché abbiamo voluto far rinascere questa antica tradizione popolare e di farla vivere nei luoghi della parrocchia, cioè nel centro storico. In molti ci hanno ringraziato, perché questa tradizione, che continua a vivere nella campagne, in città si era ormai persa. Naturalmente da soli non avremmo potuto realizzare nulla, e per questo é nata una grande sinergia con la Confraternita di S. Giuseppe, e quest’anno anche con il gruppo folk “U panaridd” e l’associazione “Urbieterre”》.
A differenza delle precedenti manifestazioni, quest’anno, il Falò di San Giuseppe, rientra nel circuito della “NOTTE DEI FALÒ” promossa dall’Associazione culturale “Urbieterre” di Cisternino, un’iniziativa alla quale hanno aderito altre associazioni ed enti a livello regionale e non solo. La Notte dei Falò è una iniziativa che vuole creare un legame e una vicinanza alle popolazioni del centro Italia vittime del terremoto, vedendo nel falò la speranza di ripresa dalle ceneri.
Ed è con questa speranza che si è deciso di devolvere l’intero ricavato della manifestazione a favore della Caritas Diocesana di Rieti, una delle zone maggiormente colpite dal terremoto.