Sì è svolto ieri pomeriggio, giovedì 9 marzo, presso l’Istituto Latorre,  la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione al progetto “In terra Angeli”, pensato e realizzato dall’Inner Wheel di Fasano, in collaborazione con l’IISS “L.Da Vinci” di Fasano e l’Istituto Latorre.

Il progetto, partito nel 2008, vede ogni anno i ragazzi e le ragazze dei licei e dell’istituto professionale, coinvolti nelle attività pomeridiane dell’istituto: in questo progetto gli studenti diventano insegnanti e fratelli maggiori dei più piccoli, ospiti dell’istituto, aiutandoli a studiare o semplicemente a passare del tempo divertendosi insieme.

La cerimonia è iniziata con l’intervento del presidente dell’Inner Wheel di Fasano, Luisa Sportelli, che ha sottolineato come sia importante sostenere questa iniziativa che si rivolge ai più piccoli, ma che contemporaneamente permette ai ragazzi – insegnanti di esser messi alla prova.

Non sono mancati i saluti del Presidente dell’istituto, il prof.Massimo Vinale, che ha descritto il grande aiuto offerto dagli studenti – volontari, concludendo il suo intervento affermando: 《Voi giovani rappresentate la città del futuro, e se voi siete il futuro e prendere a cuore così le difficoltà, avremo sicuramente una città più ricca.》

La parola è poi passata alla Dirigente Scolastica del “Da Vinci”, la prof.ssa Maria Stella Carparelli che ha affermato: 《Questo è uno dei progetti più encomiabili delle Inner Wheel, e il nostro impegno non può non essere in prima linea per i bambini. Lavoriamo per i bambini e con i bambini. È un passaggio del testimone sull’impegno civile; l’essere cittadino attivo vuol dire molto ma essere declinati verso chi ne ha bisogno è prezioso. ‘In terra Angeli’ ognuno di noi può essere angelo di qualcun altro, e prendersene cura. Sicuramente la nostra volontà è quella di far responsabilizzare, attraverso questo progetto, i nostri ragazzi.

Ho la fortuna di avere mille studenti, i quali se non fossero responsabili, renderebbero  difficilissimo il mio “governare”, ma fortunatamente questo problema da noi non c’è. Riusciamo a dare ad ogni ragazzo l’attenzione che merita, e con i progetti riusciamo a catturare l’attenzione di ciascuno.》

Successivamente alcuni ragazzi, hanno preso la parola esponendo in pochi minuti la potenzialità e soprattutto l’arricchimento personale che il progetto ha potuto donare.

Un caso concreto dove, come diceva la Santa di Calcutta “non possiamo sempre fare grandi cose nella vita, ma possiamo fare piccole cose con grande amore”.

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