E’ trascorso oramai un anno da quando la villetta di Laureto fu data in gestione all’associazione “Flavio Arconzo – Vittime della strada e della giustizia”.
Dopo un lungo periodo di abbandono, sabato 29 agosto 2015 la Villetta di Laureto riaprì i battenti con una festa di inaugurazione. Per celebrare il primo anniversario dell’apertura, il sodalizio ha organizzato una gara canora con tanto di giuria e premi, tenutasi ieri sera lunedì 29 agosto, dal nome “Kara-Canoro Summer 2016”, messa a punto da Vita Furio, insegnate presso una scuola di canto fasanese.
Per l’occasione, Radio Diaconia ha incontrato Katia Schiavone, presidente dell’associazione.
Cosa è accaduto in questo primo anno di gestione e cosa accadrà in futuro?
«Dopo tante richieste, rimaste fino ad allora inascoltate, l’amministrazione Di Bari ci diede in gestione la Villetta di Laureto; in questo anno sono state tante le iniziative che abbiamo organizzato di vario genere, da quello ludico a quello ricreativo, ma anche iniziative inerenti agli scopi veri e propri che persegue la nostra associazione, ovvero sensibilizzazione sulla problematica della sicurezza stradale. A novembre scorso abbiamo commemorato qui la giornata mondiale per le vittime della strada, che prima facevamo in Piazza Ciaia, ma anche un convegno sull’omicidio stradale; per il resto abbiamo organizzato eventi di intrattenimento, piccole feste, sagre ed eventi musicali. Il nostro impegno con l’amministrazione comunale era ed è quello di rivalutare e far ripopolare la Villetta come ai vecchi tempi. Per il periodo invernale avremo degli eventi natalizi e non solo.»
La Villetta si affaccia sulla SS172, una posizione su una strada emblematica. Tutto questo ha migliorato o danneggiato il vostro intento di valorizzazione?
«La SS172 è stata una dei tanti motivi che ci ha indotti a chiedere in gestione la Villetta, che ora è il nostro quartier generale, per tenere sottocchio la statale; ma ciò non significa che la Statale non danneggi anche perché spacca in due Laureto, danneggiandolo. Non si può fare molto ma noi che non ci arrenderemo mai, abbiamo inviato una lettera al sindaco Zaccaria, lettera che era già stata inviata più volte alla vecchia amministrazione, perché si faccia qualcosa per il centro abitato di Laureto, anche se di competenze dell’Anas, dove ci sono delle case costruite sul ciglio della statale, senza nessun cartello che lo indichi, sia direzione Locorotondo, sia direzione Fasano. Non fa molto ma la segnaletica può aiutare. Per non parlare degli attraversamenti pedonali posti in prossimità delle curve. I mezzi per migliorare la statale ci sono: attraversamenti luminosi, rilevatori di velocità e così via. La nostra speranza è nell’amministrazione comunale, affinchè interceda a chi di dovere per la messa in sicurezza.»
Come ha risposto la popolazione rispetto ai tanti eventi che avete organizzato?
«Sicuramente, dopo un lungo abbandono e premettendo che a seguito di quest’ultimo, molta gente non conosce la Villetta, comunque possiamo affermare che c’è stato un buon riscontro, ma non c’è stato un gran interessamento da parte dei residenti, anzi a dire la verità ad agosto sono stati più i turisti che sono venuti. Come detto precedentemente non tutti la conoscono, ma ci fa piacere che chiunque venga rimanga incantato da questo magnifico posto. Sicuramente è mancata una buona pubblicità, non avendo anche le possibilità di farla, ma spero che con un bel passaparola la villetta possa essere un punto di incontro per molti residenti e non. »
Da parte delle amministrazioni, cosa avete riscontrato?
«A dire la verità siamo rimasti delusi dalle varie amministrazioni comunali, vecchie e nuove, perché Laureto, e non smetterò mai di ripeterlo, è un posto dimenticato da tutti, e quindi anche la villetta viene dimenticata. Mi piacerebbe che così come sono stati valorizzati Savelletri, Torre Canne e come si sta cercando di fare con la Selva di Fasano, sarebbe opportuno provarci anche con Laureto che è comunque una frazione di Fasano. »