La musica può anche essere motore di un percorso di riconoscimento identitario e collocazione nel mondo? Sicuramente sì, ed è questo il punto di connessione tra gli autori di “Come macchine impazzite. Il doppio sparo dei Kina”, Giampiero Capra e Stephania Giacobone, e l’Associazione “Accordiabili” che per il 24 aprile prossimo alle ore 20:30, nell’ambito della rassegna “Musica tra le righe”, presso la propria sede di via Santa Margherita di Fasano, ha organizzato la presentazione del libro scritto a quattro mani dai due. In sala Giampiero Capra, bassista dei Kina, il gruppo punk più famoso della scena hardcore italiana degli anni Ottanta, all’epoca impegnato a incendiare i palchi più combattivi di mezza Europa. “Come macchine impazzite” è un intreccio di due narrazioni ambientate in epoche diverse, ma sullo stesso asse geografico Aosta-Torino-Berlino. Entrambe girano sulla giostra della vita mosse dalla contraddittoria energia del punk.
La prima, raccontata dalla voce di Giampiero – oggi fisioterapista, osteopata e docente all’università di Lugano – è la cronaca dell’avventura del gruppo fondato da lui e da altri ragazzi di Aosta. Una vicenda vissuta in prima fila nelle trincee culturali, artistiche e politiche di quegli anni, tra interminabili tour, sfide all’ultimo accordo e notti trascorse sui materassi più precari di un’Europa ancora divisa. La seconda storia è quella di Stephania Giacobone, anche lei giovane valdostana, che s’appassiona a una band nata dalle sue parti tanti anni prima quando era ancora bambina, al punto da prendere dalla musica e dall’immaginario generato dai Kina, gli strumenti adatti per iniziare un percorso di riscatto personale. L’incontro di Stephania con Gianpiero segnerà la chiusura del cerchio che ha come esito questo libro scritto sul crinale di una memoria in grado di agire sul presente, in contrapposizione all’oblio nostalgico.
L’ultima parte del volume è dedicata all’apparato iconografico e alle testimonianze dei partecipanti al “viaggio” dei Kina.