«abbiamo considerato l’ampliamento del servizio mensa ai bambini delle Elementari – afferma l’assessore De Leonardis – in modo da non creare differenze fra chi può pagare l’intera retta e chi no. Così vale anche per il servizio legato al trasporto».
L’Amministrazione comunale di Fasano ha definito, completandolo, il Piano tariffario sui servizi della mensa e del trasporto scolastici per l’anno 2015-2016. «Due settimane fa avevamo promesso che ci saremmo occupati anche della definizione del ticket sul trasporto e la promessa la manteniamo adesso in pieno – afferma il sindaco Lello Di Bari – considerando le effettive condizioni socio-economiche delle famiglie che hanno bambini frequentanti sia le scuole dell’infanzia che quelle cosiddette primarie, ossia le vecchie e care Elementari. Siamo partiti dall’idea di dover tenere conto del reddito annuale Isee, ampliando le fasce per la riduzione del ticket – sottolinea il sindaco – in considerazione della difficile situazione economica generale che ha investito anche il nostro territorio. Adesso le tariffe sono certe e chiare, in maniera che sia più facile per i genitori orientarsi su quale servizio far fruire ai figli o su quanto potranno pagare per entrambi i servizi: un lavoro certosino – spiega il sindaco – ma dai risultati eccellenti». Anche l’assessore Renzo De Leonardis, che ha spinto affinché il Piano fosse definito quanto prima, si dice soddisfatto «del lavoro che abbiamo svolto. Per la prima volta definiamo le tariffe di mensa e trasporto scolastici molto tempo prima che inizi il nuovo anno, venendo incontro sia alle esigenze delle famiglie che, con calma, possono scegliere e decidere di iscrivere i propri bimbi ad entrambi i servizi oppure soltanto ad uno dei due, sia per ampliare e, quindi, rendere effettivo ed efficace, il servizio nelle scuole primarie. Come si sa – sottolinea l’assessore De Leonardis – quest’anno abbiamo voluto introdurre il servizio mensa nelle scuole elementari in modo sperimentale; non è un caso – aggiunge – che soltanto poche classi abbiano aderito, tanto più che il costo dei pasti è a totale carico delle famiglie. Col Piano tariffario che abbiamo approvato – spiega l’assessore De Leonardis – il servizio mensa entra a pieno regime nelle scuole primarie e con le stesse tariffe, e riduzioni, che abbiamo previsto per le scuole dell’infanzia: un decisivo passo in avanti per evitare possibili differenze fra bimbi che potevano (come sta accadendo adesso) pranzare giacché i genitori erano, e sono, nelle condizioni di pagare l’intera tariffa a copertura totale dei pasti, e bimbi che non pranzano a scuola a causa delle difficili condizioni economiche delle proprie famiglie. Adesso tutti i bambini potranno assieme consumare i pasti nelle Elementari – sottolinea l’assessore De Leonardis – grazie proprio al Piano tariffario che abbiamo approvato».
Le tariffe in base al reddito Isee annuo percepito nel 2014
Mensa scolastica
- Le famiglie con reddito da 0 a 2mila euro non pagheranno alcun ticket, anche in presenza di più di un figlio a scuola.
- Quelle con reddito da 2mila e uno a 6mila euro verseranno un euro a pasto per il primo figlio (80 centesimi a pasto per il secondo figlio e 70 centesimi per l’eventuale terzo figlio).
- Le famiglie con reddito compreso fra i 6mila e uno e i 12mila euro verseranno un ticket di 2 euro a pasto per il primo figlio (1,60 euro per il secondo figlio e 1,40 per l’eventuale terzo figlio)
- Le famiglie con un reddito fra i 12mila e uno ed i 24mila euro verseranno un ticket pari a tre euro a pasto per il primo figlio (2,40 euro per il secondo figlio e 2,10 per l’eventuale terzo figlio).
- Infine, le famiglie con reddito Isee 2014 superiore ai 24mila euro pagheranno un ticket di 4 euro e 50 centesimi a pasto per il primo figlio (3,60 euro per il secondo figlio e 3,15 euro a pasto per l’eventuale terzo figlio).
Trasporto scolastico
- Le famiglie con reddito da 0 a 2mila euro non pagheranno alcun ticket, anche in presenza di più di un figlio da far fruire del servizio
- Quelle con reddito da 2mila e uno a 6mila euro verseranno 10 euro al mese per il primo figlio (8 euro per il secondo e 7 euro mensili per l’eventuale terzo figlio).
- Le famiglie con reddito compreso fra i 6mila e uno e i 12mila euro verseranno 20 euro al mese per il primo figlio (16 euro per il secondo e 14 euro per l’eventuale terzo figlio).
- Le famiglie con un reddito fra i 12mila e uno ed i 24mila euro verseranno un ticket pari a 35 euro mensili per il primo figlio (28 euro per il secondo e 24,50 euro per l’eventuale terzo figlio).
- Infine, le famiglie con reddito Isee 2014 superiore ai 24mila euro pagheranno un ticket di 40 euro mensile per il primo figlio (32 euro per il secondo e 28 euro per l’eventuale terzo figlio).
Ovviamente, queste tariffe sono di compartecipazione ai costi da parte delle famiglie, giacché il Comune si impegnerà a coprire totalmente, con apposito fondo da determinarsi in base al numero dei bimbi iscritti ai due servizi, tanto il costo dei pasti quanto quello del servizio di trasporto scolastico.