Don Sandro Ramirez, parroco della chiesa Matrice di Fasano così scrive sul foglio “Notizie”, il bollettino che mensilmente divene distribuito in chiesa: “Oronzo è morto a 29 anni, la sera del 23 ottobre, mentre lavorava nella bottega del padre, falegname. Carlo è stato ordinato prete a 26 anni, la sera del 31 ottobre, in Chiesa Matrice. Oronzo era un educatore di Azione Cattolica, innamorato di Cristo e della sua comunità, assetato di misericordia: una misericordia che chiedeva spesso nel sacramento della riconciliazione. Carlo è un giovane cresciuto nella nostra comunità, da dove ha succhiato il latte della fede in Cristo Gesù e dove ha sperimentato la gioia e la fatica di interrogarsi davanti ad una chiamata particolare: diventare ministro della misericordia. Oronzo ha vissuto in pienezza: era un ragazzo buono, gentile, sempre disponibile, pronto a dire la parola che metteva pace, insofferente alle divisioni e molto consapevole del suo ruolo di educatore. Carlo ha donato la pienezza della sua giovane vita: l’ha donata tutta, senza riserve, consacrandosi nell’obbedienza e accettando di essere nel popolo di Dio segno (il meno pallido possibile) del grande Padre ed Educatore dell’umanità. Oronzo amava: la sua famiglia, i suoi amici, la sua parrocchia, l’Azione Cattolica, il mondo; e amava Serena con cui voleva costruire il suo futuro. Carlo ha scelto il celibato, ma non ha rinunciato all’amore: anzi, se possibile, ama di più, ama tutti, ama totalmente, i poveri soprattutto, gli ultimi di Dio, quelli che nessuno ama e che in futuro gli apriranno le porte del Regno. Oronzo e Carlo sono due giovani, due figli di questa comunità: per loro ho pianto, le lacrime amare del dolore e quelle consolanti della gioia… Non lamentiamoci dei giovani d’oggi, pensate a Oronzo e Carlo: finché ci saranno giovani così… la nostra società avrà un futuro! Il priore”