La linea ferroviaria ad alta velocità si interrompe sulla dorsale Adriatica, dividendo la Penisola in due. La campagna si sensibilizzazione e di opinione per far pressione sulle istituzioni affinchè i treni ad alta velocità siano realizzati anche lungo la dorsale adriatica sta ricevendo numerosi apprezzamenti da parte di Enti, associazioni, Istituzioni, rappresentanti politici e privati cittadini. Numerosi anche i sindaci di piccole, medie e grandi città a sostegno della nostra battaglia. Tra questi il primo cittadino di Fasano, Lello Di Bari che in una intervista rilasciata proprio alla Gazzetta del Mezzogiorno ha affermato: “Qui non si tratta di stravolgere pezzi di territorio incontaminato, bensì di cercare di “allungare” l’Alta velocità fino alla nostra amata Puglia e, quindi, di ricreare anche una direttrice adriatica che consenta ai treni di viaggiare ad una velocità fino ai 220 km orari. Inoltre il ricongiungimento dell’Italia da Sud a Nord, sul versante adriatico, con treni ad alta velocità, si rifletterebbe – ha aggiuunto il sindaco Di Bari – positivamente sul fronte turistico: ne beneficeremmo tutti, dai Comuni agli albergatori; gli investimenti di imprese del nord e, persino, estere, potrebbero giungere dalle nostra parti; la terza è che dell’Alta velocità ferroviaria gioverebbe ai cittadini che, con minori esborsi rispetto a qualche tratta aerea, non avrebbero difficoltà a raggiungere città del nord in un tempo ragionevole, sia per turismo che per lavoro o per ragioni di studio”. Per sensibilizzare i cittadini a firmare la petizione on line promossa dalla gazzetta del Mezzogiorno il sindaco Di Bari ha fatto installare un totem pubblicitario in piazza Ciaia: un invito a tutti i cittadini a sostenere con forza lquesta battaglia che èdeve essere di tutti i Pugliesi.

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