Se in guerra i morti si possono contare raccogliendoli sul campo, il numero di quelli dovuti alla crisi economica è difficilmente quantificabile. E’ il caso di chi si toglie la vita perché ha perso tutto o perché non trova altra via di uscita. Casi tristi e purtroppo non isolati che difficilmente entreranno nella macabra contabilità dei decessi dovuti ad una causa specifica. L’ultimo di questi episodi qualche giorno fa a Torre Canne, dove un uomo originario del Nord ma residente nella località balneare è stato trovato morto suicida nella casa che occupava in affitto. La causa dell’estremo gesto probabilmente dovuta alla perdita del posto di lavoro. E mentre la classe politica è impegnata nelle diatribe sull’elegibilità di un senatore o su chi deve guidare un partito, le misure per uscire dalla crisi tardano ad arrivare e far vedere concreti effetti sulla vita quotidiana della popolazione. E intanto di crisi si continua a morire.