Sabato 23 marzo, dalle ore 20.30 alle 21.30 sono state spente le luci che illuminano l’esterno del Palazzo municipale di Fasano. «Abbiamo voluto aderire all’iniziativa promossa dal WWF internazionale sulla campagna mondiale relativa alla promozione del risparmio energetico – afferma il vicesindaco Gianleo Moncalvo, che ha seguito l’iniziativa – e, pertanto, come Comune abbiamo accolto l’invito del sodalizio ambientalista. Certo, si tratta di un’iniziativa simbolica, vista la durata temporale dello spegnimento delle luci – sottolinea Moncalvo – ma è un segnale che lanciamo anche ai cittadini, come una sorta di campagna di sensibilizzazione all’uso corretto dell’energia elettrica, al risparmio energetico». L’iniziativa, “Earth Hour 2013”, è organizzata dal WWF internazionale e coinvolge tutto il mondo come lotta ai cambiamenti climatici: la partecipazione è piuttosto semplice, considerato che il WWF chiede che venga “spento” un monumento, un edificio pubblico, per un’ora. «Ritengo che sia importante che un Comune aderisca alla proposta del sodalizio – sottolinea Moncalvo – poiché l’aderirvi costituisce un momento di sensibilizzazione dei cittadini che, peraltro, per un’ora, ammirano l’antico e bel Palazzo municipale sotto un occhio diverso». L’Amministrazione comunale aveva già partecipato ad un’altra iniziativa simile nello scorso febbraio, aderendo alla campagna “M’illumino di meno”, la giornata del risparmio energetico lanciata dalla trasmissione “Caterpillar” di Radio 2. Si è trattato del 15 febbraio scorso quando, dalle ore 18 alle 19, così com’era stato indicato dagli organizzatori, l’Amministrazione comunale aveva deciso di “spegnere” il Palazzo municipale. «Anche in quell’occasione lo scopo della nostra adesione era lo stesso – afferma il vicesindaco Moncalvo – aderire al silenzio energetico in modo simbolico, in nome della sostenibilità energetica ma anche del risparmio in termini di costi per il consumo. Mi auguro, quindi, che l’iniziativa di sabato, messa in campo ad appena un mese e mezzo dalla precedente, possa prima di tutto incuriosire i miei concittadini – sottolinea Moncalvo – spingendoli a riflettere sulla necessità di considerare l’energia un bene non infinito, semmai un bene di cui servirsi con attenzione e senza sprechi».