Le tesi congiunte in “Restauro Architettonico” di due neo-laureate del Politecnico di Bari in Ingegneria Edile-architettura, Giuditta D’Amico di Pezze di Greco e Giusy Pinto di Bisceglie (entrambe 26enni), su “Il Castello svevo di Brindisi: dall’oblio al recupero dei valori storico – architettonico – sociali”, è valso il primo premio del concorso nazionale bandito dall’Istituto Italiano dei Castelli, “Premio di Laurea sull’Architettura Fortificata, XV Edizione”. L’apposita commissione, ha riconosciuto e apprezzato il lavoro di laurea delle due candidate, tra le 53 proposte pervenute dai corsi di studio di Architettura e Ingegneria di tutta Italia, “per l’approfondito studio storico-architettonico di un complesso monumentale castellano – così recita il verbale – a tutt’oggi poco studiato e per l’interesse, la qualità e la completezza tecnico-funzionale della proposta di nuova destinazione d’uso, capace di coniugare storia e futuro della Città di Brindisi”. Il lavoro di ricerca premiato, ha inteso fornire un contributo alla conoscenza preliminare del Castello e una proposta di riuso, compatibile con i valori storico-artistici, capace di assicurarne la sopravvivenza in un futuro ormai prossimo, quando la Marina Militare, custode e manutentore del monumento, per volontà del Ministero della Difesa, lascerà, dopo oltre 100 anni, la fortificazione sveva della città adriatica. Il castello infatti, attualmente è in fase di dismissione da parte della Marina Militare. Grazie alla collaborazione proprio con la Marina Militare di Brindisi, che, con grande meritoria sensibilità e disponibilità, ha fornito ogni supporto alle due giovani laureande, le due vincitrici hanno potuto effettuare la fase di indagine conoscitiva del castello che si è concretizzata nel rilievo e nell’esecuzioni di indagini non distruttive, della parte accessibile del castello. E’ seguita la ricostruzione dell’evoluzione storica del fabbricato tramite approfondite ricerche bibliografiche e archivistiche attraverso anche gli Archivi di Stato di Bari, Brindisi, Lecce, Napoli, all’Archivio dell’Ufficio Storico Marina Militare di Roma, all’archivio del Genio Militare per la Marina di Brindisi. Su tali basi è stato quindi redatto il progetto di restauro del castello, nell’ottica di una ormai improcrastinabile necessità di restituire alla collettività un bene per troppo tempo ignorato. Ha così preso corpo la proposta di sfruttare la favorevole ubicazione del castello e della città di Brindisi, porta d’oriente, per ospitare nel Castello una vetrina dell’offerta turistico-culturale della Puglia, ideando un percorso di visita che si potesse snodare attraverso i cinque sensi, alla scoperta cioè di ciò che in Puglia si può guardare, ascoltare, assaporare, toccare. Le vincitrici del concorso, Giuditta D’Amico e Giusy Di Pinto, hanno partecipato alla cerimonia di premiazione a Napoli lo scorso dicembre, svoltasi presso la Facoltà di architettura alla presenza di autorità civili, accademiche e dello stesso Istituto Italiano dei Castelli, promotore dell’iniziativa.

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