Non si ferma la protesta del movimento “in Comune” contro l’installazione della mega-antenna per la telefonia mobile al centro della Selva di Fasano. Dopo la “visita guidata” all’eco-mostro di venerdì 9 novembre, dopo la successiva stampa di magliette con la scritta “Fungo tipico della Selva”, e dopo la recente presentazione al sindaco Lello Di Bari di una richiesta di autotutela in merito alla procedura adottata per impiantare l’orribile torre-faro fra la Casina Municipale e il locale Tennis Club, è il momento del dissenso in musica. Per informare la cittadinanza dello scempio paesaggistico e per tenere desta l’attenzione sul problema (e mentre Vito Bianchi, esponente di “in Comune”, sta predisponendo una mozione da presentare in consiglio comunale), il movimento ha messo in cantiere “Antenna contro”, una serie di concerti domenicali che si terranno ai piedi della stazione radio base per tre settimane di seguito, e che saranno il preludio a un convegno specifico sul tema dei ripetitori. Si è cominciato domenica 18 novembre con la musica dei Folk Ways, che hanno intrattenutoil pubblico con un repertorio certamente interessante e suggestivo, soprattutto per i richiami alle musiche “rivoluzionarie” degli anni Sessanta e Settanta. La rassegna vedrà poi impegnato nella mattinata di domenica 25 novembre il duo composto da Giacomo Bagorda e Loredana Carparelli. La settimana successiva toccherà invece ai gruppi emergenti del rock fasanese. Durante tutte le performances (tempo permettendo), gli attivisti di “in Comune” faranno informazione per consapevolizzare la cittadinanza sulle modalità e i rischi provocati dall’impianto della mega-antenna. Insieme, è in fase di preparazione un dettagliatissimo esposto alla Procura, che si sofferma sulla vicenda di un impianto telefonico da 35 metri di altezza, nel pieno cuore silvano, per il quale viene pagato al Comune di Fasano un canone di appena mille euro al mese: un’inezia, per strutture così ingombranti. E anche su questo aspetto, secondo il movimento in Comune, c’è bisogno che la magistratura faccia chiarezza.