La tavola rotonda “Il futuro dell’artigianato: situazioni, progetti e proposte” ha concluso il ciclo di incontri culturali organizzati presso la 42^ Mostra dell’artigianato fasanese. Alla manifestazione, svoltasi presso il parco della Casina Municipale a Selva di Fasano giovedì 22 agosto, ha visto la partecipazione dell’Assessore alle Attività produttive del Comune di Fasano, Renzo De Leonardis, dell’Assessore Provinciale alle politiche del lavoro e formazione professionale, dott. Giuseppe Pace, del Presidente della sezione di Fasano della Confederazione Nazionale dell’Artigianato, Domenico Lacerignola, dell’imprenditore Stefano L’Abbate e della prof.ssa Palmina Cannone. I relatori, coordinati e sollecitati dal giornalista dott. Gianfranco Mazzotta, hanno fatto portato suggerimenti e progetti di possibile attuazione per il comparto artigiano e locale e produttivo in generale, finalizzati al recupero di arti e mestieri che potrebbero assicurare opportunità lavorative, ma anche idee di innovazione e proposte per affrontare la crisi e valorizzare le eccellenze locali. La prof.ssa Palmina Cannone, storica e cultrice delle tradizioni locali, ha presentato un progetto articolato finalizzato alla educazione anche didattica della attività manuali, alla conoscenza della storia locale e alla valorizzazione di determinate attività da esercitarsi sia in ambito scolastico che in quello sociale al fine di giungere ad un Rinascimento del comparto e alla riscoperta di arti e mestieri i cui maestri sono ancora tra noi ma che dopo di loro potrebbero lascire un incolmabile vuoto. Per Domenico Lacerignola, artigiano ed esponente della CNA, è necessario invece tracciare e percorrere nuove strade mettendo in comune le competenze e realizzando prodotti nuovi che coinvolgano nuove categorie e che siano in grado di inserirsi nei mercati internazionali con un occhi rivolto alla qualità. Per il dott. L’abbate i problemi del comparto industriale sono analoghi a quelli di altri comparti produttivi, ma la necessità di ritagliarsi nicchie di eccellenza per far conoscere i prodotti locali a livello nazionale o internazionale può essere utile per far uscire il comparto dalla crisi, mentre è necessario ridurre la pressione fiscale sul mondo artigiano e lavorativo per non rischiare di incentivare il lavoro nero. L’Assessore provinciale Pace, invitando a riscoprire il valore del lavoro, ha evidenziato come spesso vi siano finanziamenti erogati da stato e Regione e che transitano anche attraverso le provincie per sostenere l’attività lavorativa, la formazione professione e l’inserimento nel mondo del lavoro, ma spesso non sono utilizzati a pieno, mentre la formazione professionali in passato è stata disegnata sulle necessità dei formatori e non su quelle dei lavoratori. Esistono prospettive e possibilità che possono favorire i giovani ad approcciarsi al mondo del lavoro, mentre è necessario che si crei e si rafforzi la sinergia con la scuola per avvicinare questa al mondo del lavoro. All’Assessore De Leonardis sono toccate le conclusioni della tavola rotonda; ricordando i tanti suggerimenti che sono emersi nel corso degli incontri culturali: dalla creazione del marchio di Denominazione Comunale (DeCo) anche per i prodotti artigianali locali, alla riscoperta di arti e mestieri, alla formazione di un laboratorio-osservatorio sul mondo produttivo artigianato, alla partecipazione a manifestazioni che possano promuovere i prodotti locali. Ha auspicato che la Mostra dell’Artigianato non sia solo una vetrina estiva, ma che divenga il culmine di un’attività di confronto, recupero, ricerca e innovazione di tutto il comparto produttivo locale e ha assicurato che già dalla conclusione di questa edizione della Mostra si comincerà a lavorare in questo senso con il coinvolgimento dei rappresentanti di categoria. Insomma una serie di idee e proposte meritevoli di ulteriori approfondimenti e di attuazione affinchè si possa realizzare il tanto auspicato Rinascimento dell’artigianato fasanese.