Si è concluso con la serata finale di venerdì 29 giugno il Grest, l’attività estiva dell’Oratorio del Fanciullo promossa dai Padri Canossiani e dalla Parrocchia Sant’Antonio Abate. Una grande serata che ha coinvolto e fatto divertire anche i genitori dei 130 partecipanti mettendo in mostra i risultati di tre settimane trascorse insieme tra i grandi spazi dell’oratorio ogni pomeriggio dal 7 al 29 giugno: laboratori creativi, giochi, uscite del giovedì in alcuni acquapark pugliesi e tanto divertimento abbinato alla formazione. A fare da filo conduttore per tutto il Grest è stata la storia de “Il povero e il ricco” di Mark Twain, sintetizzata con lo slogan “aTUperTU”, un modo simpatico per far comprendere ai ragazzi che la vita deve essere arricchita con relazioni costruite su rispetto, sincerità, accoglienza e solidarietà. E a proposito di relazioni e solidarietà, il Grest è stata un’altra occasione per proseguire il gemellaggio che da novembre scorso sta coinvolgendo i due oratori canossiani di Fasano e Araras (Brasile), con uno scambio di messaggi, foto e preghiere. Un’esperienza, quella del Grest, unica nel suo genere e che si rinnova da più di vent’anni, colorando le giornate estive di numerosi ragazzi che durante l’estate rimangono in città, grazie anche alla dedizione dei circa 60 animatori volontari che scelgono di mettere al servizio dei più piccoli parte del loro tempo, sotto la guida di padre Francesco Vercellone e padre Lorenzo Piasentini.

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