Mercoledì 9 maggio presso il teatro Sociale a Fasano a partire dalle ore 9.30 si terrà il seminario di studio sul tema “Ceramica Romana nella Puglia adriatica”. Organizzato dall’Università di Bari (dipartimento di Scienze delle antichità ), dalla Sovrintendenza per i Beni archeologici della Puglia, dal Comune di Fasano e con il patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, al seminario parteciperanno docenti universitari, funzionari della Sovrintendenza pugliese ed esperti di settore. Nell’ambito di un articolato progetto, cofinanziato per il 2011-2012 dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia sul tema “˜Indagini archeologiche a Egnazia: dallo scavo alla valorizzazione’ (focalizzato sulla città di Egnazia, dove dal 2001, con la direzione scientifica di Raffaella Cassano e il coordinamento di Silvio Fioriello, si svolgono articolate indagini archeologiche che stanno consentendo di ricostruire la trama urbanistica e socio-economica della città dalla “˜romanizzazione’ all’Altomedioevo), si sono organizzati un seminario di studio ed una mostra dedicati all’analisi della ceramiche di età romana nella Puglia adriatica. L’obiettivo è ricostruire le dinamiche della produzione e del commercio della ceramica nel contesto indicato fra il III sec. a.C. e gli inizi del IV sec. d.C., periodo per il quale manca per la regione pugliese un quadro organico, essendo disponibili soltanto dati parziali e spesso disomogenei. Per questo motivo sono stati coinvolti i funzionari della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, perchè rendano noti dati ancora inediti, utili alla definizione di questa problematica, nonchè studiosi di altri Atenei ed Enti di Ricerca italiani, che possano fornire confronti provenienti da altri contesti dell’Italia adriatica, funzionali alla definizione di un panorama socio-economico e commerciale ampio e ben delineato, nel quale si inserisce e assume significativa pregnanza storica la documentazione raccolta di recente a Egnazia. A partire dalle 9.30, porgeranno gli indirizzi di saluto il sindaco Lello Di Bari, il direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Puglia, Isabella Lapi, il rettore dell’Università di Bari, Corrado Petrocelli, il direttore del dipartimento di Scienze delle antichità dell’ateneo barese, Pietro Totaro, il direttore del museo nazionale di Egnazia, Angela Cinquepalmi e la docente universitaria Raffaella Cassano, direttore scientifico del progetto “Egnazia dallo scavo alla valorizzazione”. Il tema “La Puglia adriatica” registrerà interventi di studio e tutela curati dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia; relazioneranno Giovanna Pacilio (Area garganica) Marisa Corrente (Comprensorio ofantino), Ada Riccardi (Settore nord-barese), Angela Ciancio (Settore sud-barese), Miranda Carrieri (Comparto monopolitano), Assunta Cocchiaro (Area brindisina), Arcangelo Alessio eLaura Masiello (Comprensorio salentino). Il tema “Ricerche archeologiche”, condotte dall’Università del Salento nella Puglia meridionale, vedrà l’interventi di Rino D’Andria (Brindisi. Ceramiche romane). Ralativamente alla mostra di ceramica pugliese che verrà allestita al museo nazionale archeologico di Egnazia (curata da Raffaella Cassano e Silvio Fioriello), relazionerà (sul tema generale de Il contesto di Egnazia dall’area del Vescovado), Valeria Melissano (su “Contesti e materiali di età imperiale”). Sugli esempi di Vaste e Otranto relazionerà Caterina Polito (Lecce e Rudiae in età romana alla luce); sulle recenti indagini archeologiche, Carlo De Mitri (Ceramica fine da mensa di produzione egea e orientale: attestazione e produzione); sul tema generale “Lo sguardo altrove” relazioneranno Jacopo Bonetto e Valentina Mantovani (Università di Padova); su “Contesti abitativi e ceramica di età romana da Adria” relazioneranno Stefania Mattioli Pesavento, Silvia Cipriano, Stefania Mazzocchin (Università di Padova); sul tema generale “Produzioni anforarie dell’Italia alto e medio-adriatica in età romana: problemi e prospettive di ricerca” relazionerà Daniele Malfitana (CNR-IBAM) “˜Where to go from there’: studiare la ceramica romana oggi nel contesto europeo della ricerca”.