Si è’ conclusa una vasta operazione di controllo compiuta su territorio provinciale dai militari della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Brindisi, coadiuvati dal personale della delegazione di spiaggia di Savelletri, in occasione delle festività pasquali allorquando diventa piu’ redditizia l’attivita’ di vendita illegale del pesce. L’attività , coordinata dal comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi, Capitano di vascello (cp) Guseppe Minotauro, e’ stata finalizzata in primo luogo al contrasto delle attività ‘ illecite di commercializzazione di prodotti ittici e la non corretta applicazione delle normative nazionali e comunitarie inerenti la filiera ittica, focalizzandosi prevalentemente sulle attività di pesca di frodo, con particolare attenzione alla vendita illegale di prodotti ittici lungo le vie cittadine dei comuni della provincia a sfregio delle normative igenico sanitarie. In particolare a Savelletri gli accertamenti compiuti hanno portato alla chiusura di un esercizio commerciale risultato abusivo, in quanto il titolare, aveva disatteso un provvedimento prescrittivo (ex art. 54 del regolamento (ce) n. 882/04) con il quale gli veniva sospesa l’attività ‘ di commercio per accertate pessime condizioni igienico sanitarie generali del locale e delle attrezzature, costituenti potenziale pericolo per la salute pubblica. I militari intervenuti, accertata la suddetta infrazione; hanno richiesto l’ intervento del personale ispettivo della Asl, competente per territorio, per le valutazioni di competenza, procedendo, quindi, a denunciare a piede libero il titolare dell’esercizio commerciale, e a sequestrare circa 100 kg di prodotto ittico di varia specie detenuto, ai fini di lucro, in cattivo stato di conservazione. Inoltre, lungo il litorale fasanese e in particolare in localita’ Forcatella, sono state controllate le unità ‘ da diporto detite alla pesca professionale, ma sprovviste della relativa licenza, e in un caso i militari operanti hanno sorpreso alcuni pescatori di frodo al rientro da una battuta di pesca, ai quali hanno sequestrato un ingente quantitativo di ricci, consistente in n. 2000 esemplari; i suddetti pescatori di frodo, evidentemente, avendo violato il limite dei 50 esemplari procapite, resisi conto dell’arrivo della pattuglia terrestre della guardia costiera, abbandonavano il ” corpo del reato” e si davano alla fuga via mare; i ricci appena pescati venivano liberati in mare. Da ulteriore controllo ad unita’ da diporto, si verificava che erano stati pescati 13 kg. di polpo, verosimilmente destinato alla commercializzazione parallela illegale, particolarmente remunerata nelle vigilie delle festivita’ e comunque in violazione al decreto legislativo n.04/’12, per aver superato il limite dei 5 kg. ai contravventori veniva contestato il previsto verbale amministrativo, e si procedeva al pequesto del prodotto ittico pescato.