L’avvocato Dino Musa, consigliere comunale di Fasano Democratica, ha scritto ai sindaci di Fasano e Cisternino per chiedere un intervento circa la molto probabile soppressione dell’Ufficio del Giudice di Pace di Fasano, che ha anche giurisdizione sul territorio di Ci-sternino. La chiusura di tale ufficio è dovuta al decreto legislativo, ormai di prossima ap-provazione, che ridisegna le circoscrizioni giudiziarie. “Non puಠsfuggire ” si legge nella missiva scritta dall’avv. Musa – che la chiusura della se-de di Fasano del Giudice di Pace comporterebbe enormi disagi ed aggravi dei costi di ac-cesso alla Giustizia per i cittadini delle nostre comunità , accesso che finisce per essere negato ai ceti meno abbienti (ai quali, oltretutto ed in maniera più diretta e prevalente, si rivolgono gli interventi di decisione dei Giudici di Pace)”. Secondo Dino Musa questa vicenda merita particolare attenzione, poichè potrebbe essere un tassello importante di un mosaico che potrebbe avere come obiettivo finale, addirittura la chiusura anche della Sezione Distaccata del Tribunale. La proposta che avanza il consigliere comunale di Fasano Democratica è quella di farsi carico, come Comuni di Fasano e Cisternino, della gestione amministrativa dell’Ufficio del Giudice di Pace per evitarne così la soppressione. Infatti, secondo lo schema di decreto, gli Enti Locali interessati dalle soppressioni, anche consorziati tra loro, possono chiedere il mantenimento degli Uffici “facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, ivi incluso il fabbisogno di personale amministrativo che sarà messo a disposizione dagli enti medesimi”. All’amministrazione giudiziaria centrale rimarrebbe così centrale “la determinazione dell’organico del personale di magistratura onoraria entro i limiti della dotazione nazionale complessiva nonchè la for-mazione del relativo personale amministrativo”. La missiva conclude: “Invito a porre in essere tutti gli opportuni interventi, anche di sol-lecitazione delle superiori istituzioni, affinchè sia espressamente previsto che a favore de-gli Enti Locali che optino per il mantenimento degli Uffici siano destinati gli introiti (contribu-ti unificati, spese e diritti di copia, ecc.) relativi alle controversie incardinate innanzi ai me-desimi Uffici”.