Il dott. Giuseppe Pace, consigliere provinciale e coordinatore cittadino dell’UDC, ha diramato il seguente comunicato stampa che per motivi di spazio, pubblichiamo in stralci. “In seguito alla ufficializzazione della Direzione Provinciale, l’UDC fasanese ha riunito i propri rappresentanti sul territorio comunale per esprimere sostegno all’azione politica del coordinatore provinciale Sen. Curto, il quale ha accolto l’indicazione del partito circa la nomina del dott. Ottavio Narracci quale membro della direzione provinciale del partito stesso. Oltre allo stesso dott. Narracci, all’incontro sono intervenuti Nunzio Semeraro, Salvatore Calabrese, Giuseppe Martellotta, Peppino Minelli, Franco Lacirignola, Marco Cofano. L’indicazione del dott. Narracci è scaturita da un autentico processo di condivisione e collegialità , che sarà la regola immutabile di ogni decisione assunta dal direttivo cittadino dell’Unione Di Centro. (…) Nel corso dell’incontro si è ampiamente parlato dei problemi legati alla gestione del Consorzio – Centro Agroalimentare. Il succedersi di numerose sviste gestionali (e programmatiche), condizionate da gravi divergenze politiche, hanno generato confusione e instabilità , con progressivo peggioramento della situazione finanziaria del Consorzio stesso. Occorre dunque dare nuovo slancio con scelte chiare, orientate al recupero della integrità finanziaria e della progettualità . Riteniamo che il Comune di Fasano (socio di maggioranza del Consorzio) potrebbe vendere le proprie quote, riservandosene una minima parte a garanzia dell’Ente Pubblico, che continuerebbe in tal modo ad esercitare una funzione di controllo. A tale scopo sarebbe proponibile valutare la possibilità del coinvolgimento di altri Enti pubblici. Riteniamo infatti importante che gli Enti Pubblici esercitino, sulle attività economiche finalizzate all’interesse collettivo, azioni di tutela, programmazione e controllo, pur affidando ad operatori e gruppi economici privati le funzioni propriamente gestionali. La vendita delle quote comunali potrebbe essere realizzata attraverso un apposito Bando di Offerta Pubblica, vincolando i criteri per l’aggiudicazione dell’Offerta stessa alla combinazione ottimale di due diversi parametri: 1. Introito finanziario per le casse comunali; 2. Miglior progetto gestionale di sviluppo. Si risponderebbe così alla necessità di garantire nuova linfa alle limitate risorse finanziarie del comune da un lato e si avvierebbe, dall’altro, un processo reale di crescita economica per le nostre aziende con una significativa risposta occupazionale per le necessità delle nostre famiglie.