Sentenza del Consiglio di Stato favorevole al Comune di Fasano

Il Consiglio di Stato, quinta sezione, dà ragione al Comune di Fasano ed alla tesi difensiva del capo dell’Avvocatura comunale: all’azienda locale di piscicoltura, “Panittica Pugliese”, l’Ente locale non è tenuto a pagare quei 124mila euro che l’impresa aveva richiesto attraverso un apposito ricorso per l’esecuzione di un precedente pronunciamento del Consiglio di Stato dell’agosto 2005. “(…) alla società ” si legge, tra l’altro, nella decisione del Consiglio di Stato – non risulta dovuto altro sulla base della decisione da eseguire“; pertanto, si “(…) dichiara inammissibile il ricorso per l’ottemperanza al giudicato indicato in epigrafe“. La storia affonda le sue radici negli anni ’70, quando la “Panittica Pugliese srl” richiede al Comune fasanese una concessione edilizia per la realizzazione di un’attività di piscicoltura, nella frazione marinara di Torre Canne. Il Comune, valutate positivamente le condizioni, rilascia l’autorizzazione a costruire l’azienda e, nel contempo, richiede alla società il pagamento degli oneri di urbanizzazione. La “Panittica Pugliese”, così, versa nelle casse comunali qualcosa come 300 milioni di lire, perà², sulla base della giurisprudenza nel frattempo intervenuta e su normative vere e proprie in materia, l’impresa presenta ricorso al Tar finalizzato alla richiesta della restituzione della somma, in quanto (secondo quanto sosteneva la società ) non dovuta poichè l’attività di piscicoltura poteva essere equiparata a quella agricolo-imprenditoriale esentata, per volontà del legislatore, dal pagamento degli oneri di urbanizzazione.

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