Domenica 9 settembre, alle ore 19 nel salone dei ricevimenti del ristorante “Il Fagiano” a Selva di Fasano, si terrà la cerimonia di premiazione del concorso indetto dall’associazione “Pro Selva” (presieduta da Rosanna Petruzzi), dedicato a ricerche, studi e interventi per la conservazione e valorizzazione dei beni architettonici e storici fasanesi. Al premio, intitolato a Fernando Attoma Pepe (ingegnere e profondo e stimato studioso di storia locale, scomparso nel “˜97), interverranno Mimmo Lomelo, assessore regionale a Biblioteche, Musei e Beni culturali, Giorgio Cofano, assessore provinciale alla Cultura, Lello Di Bari, sindaco di Fasano. Al concorso, dedicato quest’anno alle tesi di laurea sul tema della conservazione e valorizzazione dei beni storico-architettonici di Fasano, hanno partecipato sei giovani e, tra questi, il comitato del premio (composto da Amedeo Apicella, Beniamino Attoma Pepe, Aurelia Carrieri, Nicola Giordano Cardone, Elia Putignano, Franco Romito ed Angelo Sante Trisciuzzi), sceglierà il lavoro considerato migliore. Questi i giovani che hanno inviato le proprie tesi: Teresa Masi, laureata all’Università di Lecce in Conservazione beni culturali (indirizzo architettonico, culturale e ambientale) con la tesi “Egnazia: la viabilità urbana ed extraurbana in età messapica e romana”; Eliana Lapadula, laureata all’Università di Bari in Scienze dell’educazione con la tesi La città come museo: indagine storico-artistica della città di Fasano”; Luisa Lamberti, laureata all’Università di Lecce in Beni culturali (indirizzo Beni musicali) con la tesi “Il Teatro Sociale di Fasano: 1857-2007″; Mariangela Boggia, laureata all’Università di Bari in Lettere (indirizzo Editoria e Giornalismo) con la tesi “La biblioteca comunale “Ignazio Ciaia” di Fasano: tra storia e attualità “; Maria Liuzzi, laureata al Politecnico di Bari in Ingegneria con la tesi “La casa alla fasanese: modi e forme per la riqualificazione del tipo”; Laura Monopoli, laureata all’Università “Ca’ Foscari” di Venezia in Beni culturali (indirizzo Beni culturali) con la tesi “L’uso della pietra a secco: un esempio tipico del territorio pugliese”.La cerimonia di premiazione di domenica è stata organizzata dall’associazione “Pro Selva” (ideatrice del concorso) e vede il patrocinio del Comune di Fasano, della Provincia di Brindisi e della Regione Puglia. La vincitrice riceverà il premio (un assegno) dalle mani di Beniamino Attoma Pepe, giovane architetto (collaboratore dello staff di progettisti della ristrutturazione del teatro Sociale di Fasano, inaugurato lo scorso maggio) e figlio dell’ingegner Attoma Pepe cui il concorso della “Pro Selva” è dedicato.